(Adnkronos Salute) - Boom di pettorali alla Schwarzenegger per i maschi italiani: cedono al ritocco per essere ammirati in spiaggia e non rinunciare alle maglie strech, ormai non più appanaggio solo del gentil sesso.

Sono infatti ben 5-6 mila l'anno gli interventi di ginecomastia che vengono praticati da un capo all'altro dello Stivale. Dal chirurgo, dunque, per liberarsi dal grasso al seno, quei centimetri in più che si intravedono sotto la maglietta e che in molti creano estremo disagio.

"Ormai si tratta di uno degli interventi più gettonati tra i maschi della Penisola", conferma Pietro Lorenzetti, direttore scientifico del Villa Borghese Institute di Roma, chirurgo plastico e docente all'università Cattolica di Porto Alegre, in Brasile. Per liberarsi dall'adipe sul petto, gli italiani spendono in media 4-5 mila euro.

La ginecomastia - spiega l'esperto a margine di un incontro oggi a Roma sul tema della bellezza - "è un intervento veloce e di facile esecuzione: il più delle volte basta rimuovere il grasso in eccesso. La pelle poi, se di buona qualità, si riassesta da sè, come avviene per il ventre delle donne in seguito a una gravidanza. Se invece l'epidermide è eccessiva, allora si effettua una piccola incisione attorno all'areola per ridurla".

Boom di pettorali da sogno, dunque, ma non solo. In generale è in crescita l'intero business della chirurgia 'azzurra', rivela Lorenzetti. A guidare la classifica delle richieste dal chirurgo del cosiddetto sesso forte restano gli intramontabili trapianti di capelli e gli interventi di rinoplastica per migliorare il proprio naso. "Ma non mancano - assicura l'esperto - le operazioni ai fianchi per ridurre i centimetri di troppo".