3 feb 2023
Bonsai entrerà in Corea del Sud e si svilupperà negli Stati Uniti
3 feb 2023
Accelera sulla distribuzione estera e sullo stile della sua moda per uomo e donna di ricerca il marchio bolognese di abbigliamento e accessori Bonsai, fondato e guidato dal direttore creativo Sergio Graziosi, da Elisa Bergonzoni, Creative Communication and Marketing Manager dell’azienda, e da Eugenio Turco, che si occupa della parte commerciale lato vendite.

“L’identità di Bonsai parla attraverso il prodotto, dando una particolare importanza alla ricerca delle materie prime, alle forme, ai volumi e ai colori. Uguale valore ha la comunicazione del brand, con la quale cerchiamo di trasmettere un mondo, una filosofia”, spiegano a FashionNetwork.com i tre founder. “Per noi è fondamentale che ci sia un forte corrispondenza tra l’immagine e il prodotto reale. Il nome Bonsai deriva dal fatto di voler prendersi cura di ogni cosa, di ogni minimo dettaglio, come succede nella cura di un bonsai”.
Nato proponendo un total look di menswear, negli ultimi anni Bonsai sta avendo una risposta positiva anche dal mondo femminile, e per questo motivo può essere ormai definito come un marchio genderless. “Attualmente le nostre collezioni constano di circa 100 prodotti di abbigliamento, divisi nelle categorie t-shirt, felpa, maglieria, pantaloni, camicie e outerwear, e su una trentina di accessori. La maglieria in particolare ricopre un ruolo importante, perché è la categoria più forte nella stagione invernale ed è in crescita in quella estiva”, precisa Graziosi. “Nelle ultime due stagioni abbiamo sviluppato l’occhiale Bonsai e piano piano anche la parte di accessoristica si sta ampliando e sta diventando sempre più identificativa, come la “Alberello Bag” e gli “Alberello Earrings”, che saranno lanciati ora nei negozi e online in questa collezione per la Primavera-Estate 2023”.

Presente attualmente in circa 80 negozi multimarca selezionati di 8 nazioni, il marchio felsineo ha tra i principali obiettivi del 2023 una sua maggiore internazionalizzazione. “Nel mercato italiano siamo già solidi, mentre nel 2023 è previsto l’ingresso di Bonsai nei mercati asiatici, in particolare in Corea del Sud, e un maggiore sviluppo negli Stati Uniti, presso realtà quali H Lorenzo, Saks, SSense”, dice Elisa Bergonzoni, ricordando come Bonsai sia interamente prodotto in Italia: “Abbiamo 7/8 fornitori tutti italiani, principalmente localizzati in Emilia Romagna (nella zona di Carpi, in particolare) e in Lombardia. Cerchiamo di lavorare sempre con realtà che si muovono in un’ottica sostenibile, attraverso l’uso di macchinari, tecniche e prodotti a basso impatto ambientale. È difficile lavorare in maniera puramente sostenibile, ma quello che vogliamo fare è di arrivarci piano piano, con le nostre possibilità, iniziando dalle piccole cose”, puntualizza la co-fondatrice.
Dopo un fatturato 2022 sotto il milione, ma aumentato del 35% sull’anno precedente, Bonsai per il 2023 ha in previsione di fatturare circa 1,2 milioni di euro. “Ad oggi l’80% del fatturato rimane in Italia, mentre il Paese più in crescita dopo il nostro sono sicuramente gli USA”, dice Graziosi.

Per quanto riguarda l’e-commerce, l’azienda è ancora in una fase di startup, ma sta investendo tanto in termini di contenuti, progetti speciali e collaborazioni. “Si tratta di un processo graduale: man a mano che aumenta la visibilità del brand, aumenta la sua identità, e di conseguenza l’e-commerce diventa fondamentale”, ricorda Elisa Bergonzoni.
E a livello retail? “In passato avevamo un piccolo store a Bologna, dove siamo nati, il nostro primo ufficio creativo; ma abbiamo scelto di chiuderlo con il tempo per concentrare tutte le forze del team sulla crescita dell’identità del brand stesso”, proseguono i fondatori, che hanno allo studio il lancio di pop up o corner temporanei, “per aumentare la visibilità del brand anche da un punto di vista offline”.

Bonsai, che fra i soci investitori annovera anche Patrick Nebiolo, CEO del marchio americano di abbigliamento outdoor Holubar ed ex Guru e Woolrich, è reduce da una capsule collection di ricerca realizzata in collaborazione col prestigioso multibrand Antonia. “La co-lab con Antonia è nata da una richiesta dello store di avere delle uniform brandizzate”, spiega Sergio Graziosi. “È stata la nostra prima collaborazione in questi termini. Tramite la capsule abbiamo cercato di mettere in evidenza la nostra identità attraverso il colore e le forme delle grafiche studiate per Antonia. In questi mesi stiamo lavorando ad altri progetti legati al mondo artistico a 360 gradi. Crediamo che sia molto stimolante combinare la moda con realtà diverse da essa, per ottenere qualcosa di estremamente identitario e originale”.
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