Boggi aprirà in rue Marbeuf a Parigi e dà il via al suo piano d’espansione globale
Boggi, il brand milanese di abbigliamento formale maschile dal caratteristico stile da gentiluomo contemporaneo, ha firmato un contratto di affitto per occupare un importante spazio commerciale su rue Marbeuf, nel centro del Triangolo d’Oro dello shopping di Parigi.

La boutique è una delle otto che Boggi ha pianificato di aprire entro la fine del 2018 in Francia, raddoppiando così il numero dei suoi negozi transalpini, due dei quali a Parigi. Anche Marsiglia, Lilla e Strasburgo ospiteranno nuovi negozi di Boggi Milano.
Queste aperture fanno parte di un più ampio piano strategico d’espansione globale da parte di Boggi, che inaugurerà circa 30 nuovi punti vendita all’anno worldwide nei prossimi anni. Boggi possiede attualmente 160 negozi monomarca (60 in Italia) inclusi circa 40 franchising, e 11 negozi duty-free.
Fondato nel 1939 dal milanese Luigi Boggi, il brand si è costruito un fedele seguito globale tra gli imprenditori, desiderosi di vestirsi con lo stile sartoriale italiano, ma senza soffrire troppo al registratore di cassa.
“Volevamo assolutamente rafforzarci in questa città, e aumentare la consapevolezza di Boggi. La nostra ricerca sui consumatori mostra che siamo percepiti molto bene: Made in Italy, stile eccellente, ottima qualità e buonissima esperienza in negozio”, ha detto il Chief Marketing Officer Claudia Lunati, davanti a un caffè nel flagship Boggi di boulevard des Italiens, a Parigi.
L’ambizioso nuovo progetto di Boggi viene implementato dopo che il marchio milanese ha assunto numerosi dirigenti senior italiani con esperienza internazionale. Lunati, che è approdata in Boggi dal gruppo VF quest’anno, ha ricordato che Boggi ha un'accademia interna che addestra il personale sul DNA del brand e su come seguire, servire e dare uno stile ai clienti.
Boggi impiega 750 persone, ma raggiungerà gli 800 dipendenti all'inizio del prossimo anno. Le vendite annuali sono stimate a circa 200 milioni di euro. La firma è controllata dalla famiglia Zaccardi di Monza. La famiglia fondatrice aveva venduto nel 2003.
Il design è realizzato da un team di 15 persone che hanno sede nel Canton Ticino svizzero, dove è collocato il quartier generale internazionale di Boggi. Tuttavia, il marchio subappalta tutta la produzione ai migliori fabbricanti manifatturieri italiani, mentre le camicie sono fatte in Cina con Esquel, il gigante della camiceria.

I negozi di medie dimensioni del marchio sono di circa 350 metri quadrati, permettendo di offrire una gamma completa di prodotti Boggi. L’azienda realizza una media di poco meno di 8.000 euro all'anno per metro quadrato, un risultato abbastanza elevato per un'etichetta di abbigliamento maschile. Lo scontrino medio per cliente è di circa 300 euro. Tuttavia, i costi al pubblico variano da un primo prezzo di 350 euro per un blazer spigato in cotone tinto in capo, ai 1.200 euro per una giacca sportiva in puro cashmere, del genere che i raffinati gentiluomini milanesi e toscani che si muovono nel settore del lusso indossano con cardigan a contrasto e raffinate cravatte di maglia.
“Il DNA di Boggi e l’Italian Style, il Made in Italy. La nostra estetica è il formale easy, come indossare un blazer con una T-shirt, o persino i jeans. È il look italiano del weekend. Questo rappresenta circa i due terzi delle nostre vendite”, afferma il Chief Merchandising Officer Giuseppe Galasso, arrivato in azienda da Tommy Hilfiger lo scorso anno, mentre indica giacche casual e spazia con lo sguardo fino a blazer d’alta classe.
Boggi certamente non impone dei trend. Non mette mai in scena sfilate e il suo team di design fa un lavoro oscuro. Tuttavia, la sua capacità di fornire raffinata eleganza contemporanea italiana a un prezzo molto ragionevole è impressionante. Ci sono echi di Loro Piana, Zegna, Massimo Piombo e persino Brunello Cucinelli, eppure in qualche modo tutto viene immerso coerentemente nello stile da gentiluomo di Boggi.
Questo autunno, la firma italiana ha pianificato di darsi una spinta significativa con una campagna di pubblicità su cartelloni, riviste, giornali, influencer, articoli digitali e pubbliredazionali nel tentativo di catturare l’attenzione dei clienti più giovani – una generazione più fresca che vuole un pizzico di stile street, per questo Boggi ha creato dei pantaloni da città gessati con un cordoncino nella coulisse.
“La ricerca mostra che una volta che i nostri clienti entrano nei nostri negozi e provano il nostro prodotto, poi il 95% di loro afferma di diventarne fedele ambasciatore. Si tratta di un grande risultato”, conclude Lunati.
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