AFP
Laura Galbiati
20 lug 2022
Bluebell Capital vuol far entrare l'ex boss di Bulgari nel CdA di Richemont
AFP
Laura Galbiati
20 lug 2022
Il fondo attivista Bluebell Capital Partners ha annunciato di voler portare Francesco Trapani, l'ex capo del gioielliere italiano Bulgari, nel consiglio di amministrazione di Richemont, proprietario della maison Cartier.
Chiede in particolare che Francesco Trapani entri nel consiglio di amministrazione per rappresentare i detentori di azioni di tipo A, precisa il fondo in un comunicato. "Francesco Trapani è un leader indiscusso della gioielleria", ha dichiarato Bluebell, sottolineando l’esperienza del manager in Bulgari e presso il gruppo francese LVMH e l'americana Tiffany & Co.
Richemont realizza più della metà del suo fatturato con la gioielleria, ma è presente anche nell'orologeria e nella moda e accessori, con marchi come IWC, Piaget, Chloé e Montblanc.
Il fondo esige che Richemont riveda il proprio statuto per aumentare a tre il numero di amministratori che rappresentano i titolari di azioni A. Secondo i suoi statuti, infatti, questi ultimi avrebbero diritto a un seggio nel consiglio di amministrazione ma nessun amministratore attualmente li rappresenta.
Bluebell Capital contesta la sproporzione tra i possessori di azioni A, che rappresentano il 90,1% degli interessi economici della società, e i possessori di azioni B, che con solo il 9,1% del capitale detengono il 50% dei voti.
Le azioni B sono detenute dalla Compagnie Financière Rupert, che prende il nome dalla famiglia fondatrice, che ha fatto fortuna nel tabacco in Sud Africa prima di diversificarsi nel lusso. In pratica, le azioni B danno il controllo della società a Johann Rupert, il suo Presidente.
Pronipote del fondatore di Bulgari, Francesco Trapani ha guidato la divisione gioielleria e orologeria di LVMH dal 2011 al 2014, dopo l'acquisizione della maison italiana da parte del colosso francese del lusso. È inoltre rimasto consigliere di Bernard Arnault fino al 2016.
Nel 2017 è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Tiffany & Co, quando il gioielliere americano della Fifth Avenue ha raggiunto un accordo con il fondo attivista Jana Partners, accettando di aggiungere tre posizioni di amministratore al suo consiglio di amministrazione.
Trapani ha lasciato il consiglio di amministrazione alla fine del 2019, poco dopo l'offerta da parte di LVMH di acquisire Tiffany.
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