Blomor: una licenza per Bic e un nuovo negozio a Courmayeur

Di

Ilaria Ricco

Pubblicato il
18 dic 2012

Lo storico marchio di penne a sfera e di accendini Bic, sceglie Blomor, il brand italiano di streetwear, per produrre in licenza una linea di abbigliamento. A questa novità si aggiunge, il prossimo febbraio 2013, anche l’apertura di un monomarca Blomor a Courmayeur, primo negozio in franchising gestito da un partner esterno, nella centrale via Roma.

La collezione "Bic by Blomor", sarà presentata al prossimo Pitti Uomo: le stampe, su t-shirt e felpe, riprendono vecchie réclame francesi e italiane, tratteggiate a mano con l’uso della penna. Questa collezione, che prevede trattamenti “cold washed” e “bleached” per un’immagine più “matura” ed elaborata dei capi, si concretizza nelle immagini delle campagne pubblicitarie vintage, complice la nostalgia dei giorni di scuola, dove la penna Bic, venuta a sostituire inchiostro e calamaio, era uno status symbol di modernità.

Il marchio Blomor arricchisce così il suo portfolio di licenze –tra cui Bacardi, Club Haus 80’s e Penthouse- utilizzando stampe fotografiche e rivisitando in modo innovativo le pubblicità rétro.

Sempre a Pitti Blomor presenterà BLO.W: la novità dedicata alla donna. Una collezione composta da capi minimal, essenziali, puliti, senza nessun tipo di grafica. per cui è stato utilizzato il tessuto Modal. I tagli prevalentemente classici vengono sdrammatizzati dalla presenza di borchie, paillettes, strass, strappi e accostamenti inusuali.

Il marchio lanciato nel 2004 da Mattia Mor, si avvale dal 2007 della collaborazione dello stilista Iucu, responsabile dell’impronta funky & funny di ogni modello. Prodotti icona del brand le t-shirt stampate con i nomi dei cocktails più celebri o rinfrescate dalle grafiche dei gelati storici, o ancora decorate (come nella collezione per l’A/I 2013) con le pubblicità storiche del rum più famoso del mondo.

Ad oggi, il brand si avvale di uno staff di circa 40 persone, per un fatturato che è cresciuto dal milione di euro di partenza agli attuali 5 milioni di euro.

Ilaria Ricco