13 ott 2019
Bioline Jatò rinnova la brand identity e lancia una linea dermaceutica
13 ott 2019
Per i suoi 40 anni l’azienda trentina di cosmetici Bioline Jato si è regalata un rinnovo della brand identity, con un nuovo logo che mette in maggiore evidenza il termine Jatò – che deriva da Jacopo e Tommaso, il nome dei figli dei fondatori Clara Macchiella e Marco Corradini.

Per festeggiare la ricorrenza, l’azienda ha creato “Proceutic”, una nuova linea dermaceutica adatta sia all’uomo che alla donna, pensata per trattare in modo innovativo l’invecchiamento cutaneo con rughe profonde e macchie e la pelle seborroica con possibile evoluzione acneica. “Volevamo andare oltre il classico trattamento di estetica, impiegando concentrazioni di attivi e sostanze che si utilizzano anche in ambito dermatologico”, ha raccontato a FashionNetwork.com Clara Macchiella, che fondò l’azienda nel 1979 come spin-off della sua SEA (Scuola di Estetica Applicata), nata con l’obiettivo di riqualificare la figura dell’estetista.
Caratterizzano la linea due sistemi, che prevedono l’unione di trattamenti professionali con programmi domiciliari: ‘The Agebiotic System’, per pelli mature con rughe profonde e macchie (dai 40 anni di età), e ‘The Purity System’, per pelli impure, seborroiche e a tendenza acneica (dai 15 anni di età, fino all’età matura). “I prodotti sono privi di profumi, conservanti, siliconi. In questo modo favoriamo il salto verso una cosmesi che punta non solo all’efficacia, ma anche alla dermocompatibilità dei prodotti”, prosegue la Macchiella.

La linea si compone di due detergenti, un fluido peeling chimico specifico, una maschera e due neutralizzanti per i prodotti professionali, mentre per quelli domiciliari ci sono nuovamente i due detergenti specifici in formato 100 ml e due sieri e creme, una coppia per l’Agebiotic System e l’altra per il Purity System, per un totale di 12 referenze. Queste linee potranno essere utilizzate fuori dall’Europa anche da centri che hanno al loro interno una sezione di medicina estetica, “ma per l’Italia e il Vecchio Continente puntiamo a distribuire la linea nelle MediSpa o in quei centri di medicina estetica che cercano una linea performante costituita da prodotti che siano dotati di una formulazione differente da quella dei cosmetici classici, e che si possano proporre dopo i trattamenti”, puntualizza l’imprenditrice.
“Abbiamo voluto aiutare l’estetista con una proposta migliore di prodotti, e consentire al consumatore di identificarci meglio. A corollario abbiamo razionalizzato la distribuzione in alcune nazioni”, precisa poi il Direttore Generale, Tommaso Corradini.

Ecco perché al termine del 2018 il valore in volume delle vendite effettuate ai saloni di estetica da parte di Bioline Jatò, sia a livello complessivo che in Italia, è stato sostanzialmente stabile anno su anno, risultando di poco superiore ai 15 milioni di euro, “con una previsione di crescita a una cifra nel 2019”, continua Corradini. Le esportazioni superano il 70% del fatturato, ma l’Italia resta ancora il mercato principale dell’azienda trentina.
Bioline Jatò si distribuisce solamente nel canale professionale, ma in qualche nazione extraeuropea lavora anche con cliniche mediche-dermatologiche, “perché in alcuni Paesi è un fenomeno sostitutivo o alternativo all’estetica - anche per motivi religiosi e culturali”, prosegue Tommaso Corradini. “Comunque ognuno deve fare il proprio mestiere: il medico deve fare il medico e noi il nostro. Essendo nati come scuola, il nostro scopo è anche quello di aiutare gli estetisti e i professionisti della bellezza a crescere senza competere con loro, ma fornendogli delle opportunità. Ormai circa il 60% del nostro volume d’affari è ottenuto nel canale dell’estetica”.

In Italia, i prodotti Bioline Jatò sono diffusi in 2.000 centri estetici in Italia, nel mondo sono distribuiti in 40 Paesi. “Dopo l’ingresso in India, Corea del Sud e Mongolia, l’Asia prosegue la sua crescita facendola da padrone nei nostri dati (anche senza l’effetto Cina), e vi stiamo consolidando Vietnam, Hong Kong, Taiwan e la stessa Cina. Ci manca una copertura interessante in Indonesia per difficoltà burocratiche, ma puntiamo ad entrare in Thailandia e Filippine dal 2020. Comunque ci ripromettiamo di migliorare la penetrazione in Europa e in Medio Oriente”, conclude il DG, che per il 2019/20 anticipa anche l’avvio di un ulteriore sviluppo negli Stati Uniti.
Azienda da sempre all’avanguardia (negli anni ’80 introdusse il retinolo in forma trifasica, nei primi anni ’90 utilizzò l’acido glicolico, negli anni 2000 le cellule staminali da diverse specie vegetali), oggi Bioline Jatò ha la produzione essenzialmente concentrata nel Triveneto, la sede commerciale a Trento e il magazzino logistico a Verona, inoltre possiede partecipazioni in aziende alle quali fa produrre dei cosmetici con le sue formule in Svizzera.
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