Bikkembergs cambia partner per la pelletteria
Bikkembergs annuncia un nuovo partner per la pelletteria. La griffe di menswear Dirk Bikkembergs non propone ancora delle collezioni di accessori, ma la sua linea giovane, Bikkembergs, che si rivolge sia agli uomini che alle donne, sì. Quest’ultima ha siglato un accordo di licenza quinquennale con La Compagnia delle Pelli per la produzione e la distribuzione mondiale della sua linea di articoli di pelletteria.

Il marchio faceva realizzare in licenza da 4 anni i propri accessori in pelle all’azienda di Bologna Tichebox, specializzata in articoli da viaggio. Il brand ha voluto cambiare licenziatario per far crescere ulteriormente questa linea di borse, cinture e piccola pelletteria.
Come Bikkembergs sottolinea in un comunicato: “La gamma dei modelli proposti si amplierà in modo considerevole, permettendo di soddisfare le esigenze di una clientela sempre più attenta e differenziata”.
Bikkembergs ha scelto quest’azienda di Bergamo, specializzata nella pelle, che già cura in licenza le linee di pelletteria di Cavalli Class e John Richmond, anche per beneficiare in più di una rete di vendita specializzata. La collaborazione debutterà con l’autunno-inverno 2018/19 e prevede “uno sviluppo del marchio in termini di prodotti e distribuzione, consentendo una crescita del suo valore”, puntualizza la casa di moda.
Dal mese di luglio del 2015 Dirk Bikkembergs è posseduto, tramite la società Levitas, al 51% dal gruppo cinese Canudilo e per il 49%, in maniera paritaria, dal gruppo Zeis Excelsa di Montegranaro (FM), che produce su licenza le calzature, e dalla Sinv di Schio (VI), che gestisce, sempre in licenza, le linee di abbigliamento.
Negli scorsi anni, il brand ha anche affidato la licenza della sua linea bambino alla teatina Unique Children Wear, quella di intimo e beachwear alla bergamasca Perofil e la licenza per i profumi alla parmense Perfume Holding. Dirk Bikkembergs controlla 20 negozi monomarca nel mondo.
Lo stilista Dirk Bikkembergs si laureò in moda nel 1982 alla famosa Accademia della Moda di Anversa insieme ad altri 5 stilisti belgi, i quali si coalizzarono per farsi conoscere e ci riiuscirono, tanto da avere luminose carriere nel mondo della moda e passando alla storia come gli “Antwerp Six” (“I sei di Anversa”, Ann Demeulemeester, Dries Van Noten, Dirk Van Saene, Walter Van Beirendonck e Marina Yee erano gli altri cinque). Nel 1989 Bikkembergs lanciò a Parigi la sua prima collezione di abbigliamento maschile, seguita nel 1993 da una linea di womenswear.
Oggi 58 enne, Bikkembergs divenne famoso nel 2000 per una famosa linea di moda che includeva t-shirt col popolarissimo logo del calciatore e scarpe circondate da una striscia con il proprio nome. In seguito, arrivò anche a realizzare le divise ufficiali dell'Inter e diventò il primo stilista a cui venne concesso di allestire una sfilata nel leggendario stadio “Camp Nou” di Barcellona, oltre a diventare presidente del Fossombrone (Serie D), la cittadina marchigiana in cui aveva la sede produttiva. Nel luglio 2010, il fisco italiano gli chiese il pagamento di circa 120 milioni di euro di tasse non arretrate. Sdegnato, il designer fiammingo decise di chiudere la 22 S.r.l., l'azienda che appunto a Fossombrone (PU) produceva la sua linea di abbigliamento, licenziandone gli operai. In seguito però, la sentenza della Commissione Tributaria di secondo grado, nel giugno 2012, ridimensionò enormemente la richiesta basata sulla ricostruzione realizzata nel 2007 dalle Fiamme Gialle, portandola a un solo milione e 800.000 euro, e scagionò lo stilista, che però se n’era già andato dal nostro Paese.
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