1 068
Fashion Jobs
HERMES ITALIE S.P.A.
Stock Operations Manager - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
PFCMNA SPA
Direttore Logistica
Tempo Indeterminato · NOLA
LPP ITALY SRL
Opening Coordinator Sinsay
Tempo Indeterminato · MILANO
YVES SAINT LAURENT MANIFATTURE S.R.L
Saint Laurent Addetto/a Ufficio Acquisti Accessori Metallici
Tempo Indeterminato · SCANDICCI
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga - lg Internal Cutting Coordinator
Tempo Indeterminato · SCANDICCI
FOURCORNERS
R&D Innovation Director
Tempo Indeterminato · SAN MARTINO DI LUPARI
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga - Supply Chain Specialist
Tempo Indeterminato · CERRETO GUIDI
MICHAEL PAGE ITALIA
Retail Director Outlet Emea - Fashion - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
SHOWROOM 999
Area Manager Italia/Estero
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · DUBAI
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
ANTONY MORATO
District Manager Retail
Tempo Indeterminato · NOLA
MICHAEL PAGE ITALIA
Area Manager Franchising Estero - Abbigliamento Lusso - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Vendite (Tessuti Per Arredamento)
Tempo Indeterminato · MONZA
JIMMY CHOO
IT Factory Senior Manager
Tempo Indeterminato · FLORENCE
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Gucci_mrtw Design Collection Development Manager
Tempo Indeterminato · MILAN
CONFIDENTIEL
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · MILAN
LPP ITALY SRL
Project Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Buying Assistant_customer Care
Tempo Indeterminato · MILANO
FLAVIO CASTELLANI
Showroom
Tempo Indeterminato · MILANO
SKECHERS
Customer Service Representative
Tempo Indeterminato · VIMERCATE
LENET
Addetto/a Affari Generali e Societari
Tempo Indeterminato · BOLZANO
Di
Ansa
Pubblicato il
20 gen 2022
Tempo di lettura
3 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

Big Tech: stretta Ue mette fine al 'Far West' online

Di
Ansa
Pubblicato il
20 gen 2022

Mentre lo spazio digitale supera la realtà con il metaverso, l'Europa si prepara a "mettere fine al Far West" creato negli ultimi vent'anni dalle Big Tech. Le parole sono quelle del commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, e descrivono la sfida lanciata nel dicembre 2020 da Bruxelles con un pacchetto di norme severe per contenere lo strapotere di Apple, Facebook, Amazon e Google nel Continente. Regole arrivate ora al voto quasi sicuramente positivo del Parlamento europeo. Sul finale, però, l'Ue dovrà cercare di placare le preoccupazioni degli editori, che da mesi chiedono di salvaguardare i diritti fondamentali per non lasciare in mano a società private la definizione dei confini della libertà di stampa.

Il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton


Sul tavolo ci sono i due grandi disegni di legge che prenderanno il posto della vecchia direttiva sull'e-commerce ferma al Duemila: il Digital Markets Act (Dma) e il Digital Services Act (Dsa). Per il primo - che prevede un giro di vite sulle pratiche sleali di mercato delle Big Tech, con multe fino al 10% dei ricavi globali annui e lo smantellamento delle attività in caso di recidiva - i lavori delle istituzioni Ue sono in fase di negoziati finali (triloghi, in gergo) per arrivare al via libera definitivo. Il percorso del secondo, che impone una maggiore responsabilità delle piattaforme online sui contenuti, invece è stato inondato di emendamenti. Ma ora gli eurodeputati sono pronti al via libera.

Per la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, "dire che ciò che è illegale offline deve essere illegale anche online non è un mero slogan" e Bruxelles si impegnerà a farle rispettare "con forza e tempestività". A portare le prove dell'urgenza della stretta è il francese Breton, che davanti alla plenaria dell'Europarlamento ha ricordato l'assalto di un anno fa a Capitol Hill come il "culmine di anni di incitamento all'odio e alla violenza e di strategie di disinformazione diffuse senza ritegno sui social network, che ne hanno ampiamente tratto vantaggio". Allora "è diventato chiaro che l'assenza di regole e di controllo democratico sulle decisioni di un pugno di grandi piattaforme non è più tollerabile".

E con le nuove misure i consumatori verranno tutelati dai prodotti illegali, si potrà dire no alla pubblicità mirata e gli algoritmi saranno più trasparenti. Un pacchetto che, però, non è stato digerito in toto dagli editori europei, che chiedono a gran voce di non esser messi sullo stesso piano dei giganti del web e di rispettare i diritti fondamentali: il limite alle pubblicità online e gli obblighi di moderazione 'rapida' dei contenuti sono le due grandi preoccupazioni. Se, insomma, da una parte c'è chi si appella alla stampa libera, dall'altra c'è chi ricorda la necessità di filtrare le notizie per evitare la diffusione di informazioni false.

La scommessa del presidente francese Emmanuel Macron è di riuscire a portare a casa il risultato storico entro giugno. A cercare una sintesi sarà allora la sua 'spalla' a Bruxelles, Breton, che assicura che eventuali "problemi per servizi o settori più specifici saranno affrontati con normative apposite". Anche considerato che la velocità del mondo del digitale richiede uno spirito di adattamento politico e giuridico. Tanto che per l'Antitrust Ue è già tempo di puntare la lente sull'evoluzione del metaverso. "Qualcuno”, ha ammonito Vestager, “potrebbe avere una posizione dominante": Facebook (o Meta) è avvertita.

Copyright © 2024 ANSA. All rights reserved.

Tags :
Industry