Best Showroom: accordo con Greenland Group per un maxi hub della moda Made in Italy a Shanghai

Di

Laura Galbiati

Pubblicato il
17 dic 2020

Best Showroom, la compagine associativa dei migliori showroom milanesi e italiani costituita recentemente nell'ambito di Confcommercio Milano, ha siglato un accordo con il colosso cinese Greenland Group, che nel 2021 aprirà a Shanghai lo spazio “G Hub”, un nuovo polo che ospiterà showroom, concept store e spazi retail per la valorizzazione delle piccole e medie imprese di eccellenza.

 
Giulio Di Sabato, titolare dello showroom milanese Sari Spazio e neo eletto come primo Presidente di Best Showroom, collaborerà con Greenland come ideatore e promotore della sezione moda del Gruppo per l’Italia e l’Europa.
 
“La Cina rappresenta oggi l'unico vero mercato per il Made in Italy, un’economia ricettiva e ormai più che pronta a superare il concetto di griffe e di marchi blasonati per entrare in contatto con i new brand e i new talent, purché si tratti di prodotto italiano bello e ben fatto. Per questo siamo lieti di annunciare il maxi progetto G Hub a Shanghai, che siamo certi sarà un vero e proprio trampolino di lancio per brand di qualità, espressione della migliore creatività”, ha commentato Di Sabato.

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Il progetto prevede l’apertura di uno showroom di distribuzione B2B attivo per l’intero territorio cinese, la nascita di un concept store di eccellenze italiane, tra moda, design e food, nella splendida cornice del Bund, oltre a una programmazione di aperture di corner, shop in shop e negozi monomarca, all’interno di un mall di 30mila metri quadrati, situato in un’area di sviluppo di 1,2 milioni di metri quadrati che comprende spazi residenziali, commerciali e alberghi.
 
Una grande opportunità, dunque, per designer italiani, nuovi talenti e piccole e medie imprese artigiane d’alta gamma che vogliono fare il loro ingresso sul mercato cinese e che saranno selezionati per entrare a far parte del progetto G Hub.
 
Ma Best Showroom ha già altri territori nel proprio mirino: la Russia e il Medio Oriente, dove il neo eletto Presidente ha già avviato alcuni significativi progetti che, rinviati a causa della pandemia, dovrebbero ripartire nel 2021.