Berwich aprirà in autunno il primo monomarca

Di

Laura Galbiati

Pubblicato il
13 giu 2019

Berwich, brand di pantaloni 100% made in Italy nato nel 2007 nel distretto tessile di Martina Franca (TA) dall’azienda Icoman S.r.l., dopo oltre 10 anni di attività è pronto al grande salto: l’apertura del primo monomarca, che avverrà il prossimo autunno a Milano, nel Quadrilatero della moda.

 
“Lavoriamo con successo nel canale wholesale e abbiamo deciso di avviare un percorso di espansione retail che supporti anche la vendita multimarca e ci consenta di raggiungere il turismo internazionale proveniente da Paesi come Medio Oriente e Singapore”, ha spiegato a FashionNetwork.com Massimo Gianfrate, Direttore Creativo di Berwich. “Nei nostri piani, lo store di Milano sarà la prima di una serie di aperture all’estero, secondo noi ingrediente fondamentale della strategia di crescita, che saranno affiancate dall’e-commerce, in ottica omnichannel”.
 
Oggi Berwich, che nel wholesale conta 280 clienti in Italia, è presente in tutta Europa, in Russia, Corea, Giappone e, da tre stagioni, negli Stati Uniti: “Tutte le fasi della produzione, tranne le tinture e i finissaggi, sono realizzati internamente; questo ci consente di studiare vestibilità ad hoc per le esigenze particolari di alcuni mercati, come Russia e Stati Uniti”, prosegue Gianfrate. “Il nostro punto di forza è la grande ricerca portata avanti costantemente su tessuti, dettagli e fit”.

Nato inizialmente con i pantaloni da uomo, tre anni fa Berwich ha lanciato la linea da donna, arrivata a pesare per circa il 18% sul fatturato. Da sempre sensibile alle tematiche aziendali, il brand ha presentato a Pitti Uomo una linea green, in cui uno dei tessuti più apprezzati dai suoi clienti viene lavorato con processi che abbattono del 50% l’utilizzo di acqua, colorato con tinture prive di agenti aggressivi e arricchito con bottoni e altri componenti riciclati dalla plastica e dalla carta.

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Berwich ha registrato nel 2018 un fatturato di 8 milioni di euro, in crescita del 7%, su cui l’export pesa per poco più del 60%. Il principale mercato estero è la Russia, seguita da Giappone, Corea ed Europa.