AFP
25 mag 2020
Bernard Arnault in soccorso della holding indebitata di Arnaud Lagardère
AFP
25 mag 2020
Il Gruppo Arnault, società holding di Bernard Arnault (azionista di maggioranza del gruppo del lusso LVMH), deterrà “circa un quarto” del capitale della holding personale di Arnaud Lagardèr (Lagardère Capital & Management, LC&M), dopo un aumento di capitale e delle acquisizioni di titoli, hanno annunciato le due parti coinvolte, senza precisare i dettagli finanziari dell’operazione.

LC&M controllerà la società Arjil Commanditée - Arco, socio accomandatario del gruppo SCA Lagardère, nonché l'attuale quota del 7,26% di Arnaud Lagardère nel gruppo editoriale, distributivo e mediatico (che comprende testate come Paris Match, Le Journal du Dimanche e l’emittente radiofonica Europe 1); il gruppo detiene quote anche in importanti catene di duty free.
Lo statuto atipico del gruppo in accomandita per azioni (SCA) consente ad Arnaud Lagardère (socio accomandatario) di conservare il controllo del gruppo che porta il suo nome con solo circa il 7% delle quote.
"Questa operazione permetterà di rafforzare la struttura e la capacità finanziaria di LC&M. I gruppi familiari di Bernard Arnault e Arnaud Lagardère agiranno in concerto con Lagardère SCA", precisa il comunicato diramato.
I conti della holding personale di Arnaud Lagardère sono stati oggetto di varie speculazioni da quando la loro pubblicazione è stata interrotta nel 2009. Il fondo di investimento Amber Capital, ora il principale azionista del gruppo Lagardère, aveva ottenuto in ottobre dal tribunale del commercio di Parigi la pubblicazione dei conti di LC&M.
Il fondo voleva in particolare controllare il livello di indebitamento, visto che un socio accomandatario è responsabile dei debiti della società con le sue proprietà, e si interrogava sull’utilizzo e la destinazione dei fondi versati da Lagardère a LC&M. La partecipazione di Arnaud Lagardère nel gruppo Lagardère costituisce in effetti una garanzia per il rimborso dei debiti contratti dalla sua holding.
Arnaud Lagardère non aveva ottemperato la richiesta, ma il gruppo Lagardère aveva indicato a metà gennaio all’agenzia di stampa francese AFP, confermando le informazioni di Le Point, che LC&M era in debito di 164 milioni di euro nel 2019, un debito inferiore di 22 milioni di euro al valore delle azioni di Arnaud Lagardère nel gruppo.
Arnaud Lagardère ha recentemente vinto, in occasione di un'assemblea generale del gruppo, il braccio di ferro con il suo primo azionista, Amber Capital, che voleva rinnovare quasi tutto il consiglio di sorveglianza del gruppo e in seguito licenziarne il presidente.
Per contrastare questo progetto, ha dovuto circondarsi di “pesi massimi” del mercato azionario: il finanziere Marc Ladreit de Lacharrière, la cui holding Fimalac è rimasta comunque al di sotto del 5% del capitale della Lagardère SCA, e Vincent Bolloré di Vivendi, gruppo mediatico ed editoriale che ha acquisito oltre il 10% di Lagardère.
A ciò si aggiunge ora, tramite la holding LC&M, il supporto di Bernard Arnault. "Ho accolto favorevolmente l'offerta di Arnaud Lagardère di associarci a lui. La mia amicizia con (suo padre) Jean-Luc Lagardère lega le nostre famiglie e ho il massimo rispetto per il gruppo che ha costruito", ha commentato quest'ultimo.
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