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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
20 apr 2023
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Bernard Arnault esalta il record del 2022 e rivela che vi sarà un nuovo CEO di LVMH Fashion Group

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
20 apr 2023

Bernard Arnault ha previsto una forte crescita per LVMH nel suo discorso all’assemblea generale del gigante francese del lusso giovedì mattina a Parigi, rivelando poi che a breve ci sarà un rimescolamento fra i dirigenti di alto livello.

Stefano Rellandini / AFP


Confermando le recenti indiscrezioni, il magnate francese ha affermato che il CEO di LVMH Fashion Group, Sidney Toledano, sta per cambiare incarico. “Continueremo a lavorare insieme, ma con un altro ruolo. Non posso dire altro, ma annunceremo qualcosa a breve. In ogni caso, un enorme grazie a Sidney per il formidabile lavoro con molti marchi che ha svolto in tutti questi anni come capo del nostro Fashion Group, e in particolare con Celine”, ha spiegato Arnault, scatenando un enorme applauso da parte del pubblico di circa 1.500 persone presenti nel Carrousel du Louvre.
 
La notizia scatenerà speculazioni sul successore di Toledano. Il favorito assoluto è Michael Burke, che dopo un decennio ha lasciato il ruolo di CEO di Louis Vuitton all'inizio del 2023.

Da parte di Bernard Arnault un profluvio di lodi anche a Burke. “Le mie congratulazioni a Michael Burke. Ha svolto un lavoro straordinario negli ultimi 10 anni. È la persona che ha portato Louis Vuitton ad essere il marchio numero uno nel lusso. Ora Vuitton è gestito da Pietro, che ha brillantemente sviluppato per cinque anni Dior, brand che adesso è gestito da Delphine (figlia di Arnault, ndr.) e Charles Delapalme. In questo importantissimo compito, continueranno il percorso intrapreso da Pietro”, ha detto Arnault parlando da una tribuna.
 
Come notato, LVMH ha registrato un aumento del 16% dell'utile netto, a 14,7 miliardi di euro, nel 2022, e una crescita di fatturato del 17%, a 79,2 miliardi di euro, in un anno record per il gruppo, che comprende 70 marchi di lusso. Alla Borsa di Parigi, il prezzo delle azioni LVMH è cresciuto del 23% rispetto alla media di mercato del 5% nel 2022; e di un ulteriore 30% già nella prima parte di quest'anno. 
 
“Il nostro anno record è la conseguenza dell'eccezionale lavoro dei team di artigiani, gestori di boutique, dirigenti e creatori. Vorremmo ringraziarli tutti calorosamente. Il motore è la nostra capacità di creare desiderio con prodotti innovativi ed eccezionali, resistenti e tecnicamente inventivi, nel rispetto dell'ambiente... Non è sempre facile gestire persone molto creative, ma ne abbiamo la capacità”, ha affermato Arnault.
 
Tuttavia è sembrata un'assemblea generale curiosamente nervosa, con Arnault e quattro diversi dirigenti senior intenti a sottolineare in modo incessante i numerosi successi del marchio del gruppo, ma che al contempo si sono lamentati della percezione pubblica del conglomerato transalpino. La scorsa settimana, il gruppo ha anche subito l'umiliazione di un'invasione del proprio principale quartier generale sulla lussuosa avenue Montaigne da parte di decine di manifestanti armati di fiaccole nell’ambito delle proteste contro la decisione del governo Macron di aumentare l'età pensionabile in Francia da 62 a 64 anni.
 
“Sento che alcune persone dicono che non paghiamo tasse, quando in realtà paghiamo più tasse di chiunque altro”, ha sbuffato Bernard Arnault, in piedi davanti a un enorme fondale con immagini di Léa Seydoux, Beyoncé, Dom Perignon, Dior “Sauvage”, l'orologio “Carrera” di TAG Heuer, le scarpe Berluti, la Samaritaine e il museo Dior - la maggior parte di questi scatti sono di marchi legati ai suoi cinque figli.

Dior Avenue Montaigne - Dior


Secondo la brochure finanziaria di LVMH distribuita all'assemblea generale, lo scorso anno il gruppo ha pagato 5,4 miliardi di euro di imposte in tutto il mondo.
 
Arnault, che la scorsa settimana è diventato l'uomo più ricco del mondo, secondo la capitalizzazione di mercato, superando Elon Musk e Jeff Bezos, è diventato anche l'obiettivo di molti manifestanti di sinistra in Francia.

L'imprenditore 74enne ha tenuto a sottolineare che prima della fine del 2022, LVMH impiegava 196.000 persone in tutto il mondo e ne ha assunte 15.000 in Francia nell'ultimo anno. LVMH era così desideroso di presentare un'immagine positiva, che hanno persino proiettato su uno schermo dietro ad Arnault due commenti video di economisti francesi - uno in Francia, l'altro a Londra – che esaltavano le virtù del gruppo del lusso con intenso fervore.
 
Anche se, quando si parla di assunzioni e licenziamenti, Arnault è stato maggiormente sui titoloni dei giornali francesi il mese scorso, dopo l'apparente licenziamento, o “partenza forzata” di Nicolas Barré, caporedattore di Les Echos, il principale quotidiano finanziario dell'Europa continentale, anch’esso controllato da LVMH. Inoltre, i giornalisti non sono stati autorizzati a porre domande all'assemblea generale di giovedì, nonostante i numerosi tentativi per farlo.
 
“LVMH è un'azienda familiare, in cui crediamo che ogni partecipante non sia un dipendente, ma un membro della famiglia. Attaccati al gruppo, come noi siamo attaccati a loro. Abbiamo un senso di responsabilità nei confronti dell'ambiente nei Paesi in cui lavoriamo e ci impegniamo per la responsabilità sociale”, ha insistito Arnault, che insieme ai suoi cinque figli controlla la maggioranza dei diritti di voto di LVMH.
 
Il signore del lusso ha sottolineato con attenzione quanto investimento di capitale abbia effettuato il suo gruppo in Francia: 1 miliardo di euro l'anno scorso, di cui 30 milioni nella regione dello Champagne per un nuovo centro di ricerca e sviluppo. Comunque, si è lamentato del rifiuto da parte degli studenti di una delle migliori università di ingegneria francesi di accettare un centro di ricerca LVMH da 100 milioni di euro.
 
“Ai francesi piace essere francesi, e loro pensano che è lo Stato che dovrebbe farlo. Vedremo come sarà andata fra 20 anni!”, ha sbuffato.
 
Un tempo importante è stato concesso anche alla direttrice delle risorse umane Chantal Gaemperle e al figlio maggiore Antoine Arnault, direttore dell'immagine e dell'ambiente, che ha supervisionato numerose attività eco-positive di LVMH. In una presentazione fluida, quest’ultimo ha messo in evidenza i progetti per rigenerare la biodiversità per 5 milioni di ettari; il sostegno agli agricoltori del Ciad nella lotta contro la segregazione; gli aiuti per People for Wildlife che hanno riguardato 40.000 ettari di terreno; l’azione di riforestazione in Brasile con l'UNESCO; e il riciclo di 180.000 metri di tessuto nell'ultimo anno.
 
Gaemperle ha invece sottolineato che LVMH ha assunto 61.000 persone l'anno scorso, mentre circa 6.500 dipendenti si sono spostati in altre società all'interno del gruppo.

Dior, un momento della sfilata di Mumbai - Dior


Guardando al futuro, Arnault si è lamentato di non poter partecipare alla prossima sfilata di Vuitton a Seul il 29 aprile, perché si troverà a New York per l’opening della nuova boutique Tiffany. “L’apertura di Dior al 30 Montaigne l'ha resa la boutique più bella del mondo, almeno fino all'apertura di Tiffany la prossima settimana”, ha ridacchiato.
 
In un commento sugli highlight di LVMH, Arnault ha parlato della nomina di Pharrell Williams come designer dell’abbigliamento maschile di Vuitton: “Sarà molto, molto interessante”. E ha esaltato Dior per aver “coperto completamente” Harrods. Poi ha sospirato quando ha menzionato “le incredibili e assolutamente magnifiche” sfilate di Dior a Siviglia e Mumbai.
 
“Celine è ora il quinto marchio più desiderabile della moda insieme a LV e Dior, non menzionerò gli altri due!”, ha affermato, guadagnandosi un'altra risata dei presenti.
 
“Loro Piana ha fatto una grande prestazione e i suoi numeri sono molto buoni. Mentre Loewe e Jonathan Anderson stanno realizzando il loro potenziale”, ha osservato.
 
Passando alle altre divisioni del gruppo, ha elogiato il fatto che LVMH abbia “allargato il nostro perimetro in California” acquisendo Joseph Phelps Vineyards nel gennaio 2022, e ha aggiunto che la recente acquisizione di Minuty, il rosé di St Tropez, ha trasformato LVMH nel più grande produttore di rosé della Provenza.
 
L’imprenditore si è mostrato anche entusiasta della conquista di quote di mercato della catena di prodotti di bellezza Sephora, soprattutto negli Stati Uniti, e del lancio di linee di prodotti esclusivi, come Fenty. “Il business nella bellezza di Rihanna si sta sviluppando incredibilmente. È cresciuto del 50% ed è uno dei migliori marchi di make-up in America, e ora in Francia”.
 
Questa dichiarazione gli è valsa un altro mormorio di soddisfazione da parte degli azionisti. Ognuno di loro è uscito dall’assemblea con in regalo una bottiglia di champagne e la notizia che il dividendo 2022 di LVMH, in pagamento la prossima settimana, è di 12 euro.

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