Berluti: Kris Van Assche debutta sublimando l’arte della sartoria
L'arrivo di un nuovo direttore artistico è accompagnato da una brusca svolta in Berluti: Kris Van Assche ha presentato la sua prima collezione per la storica casa di moda francese, in un venerdì glaciale a Parigi.
Il numeroso pubblico ha preso posto tutto intorno alla grande scalinata del Palais Garnier dopo essere stato accolto da venti artigiani in grembiuli di cuoio consumati dal tempo. Il messaggio era chiaro: Kris Van Assche sarebbe stato molto rispettoso del DNA di Berluti e del suo patrimonio di grande calzaturiere di lusso francese.
Il primo outfit insisteva proprio su questo punto: un abito precisissimo, impeccabile - una giacca a due bottoni indossata con stivaletti in pelle patinata, firma di Berluti.
Mentre gli altoparlanti trasmettevano la versione industriale di una sinfonia classica, i modelli transitavano per le gallerie attorno alla famosa scalinata di marmo senza perdere tempo, la maggioranza di loro calzando scarpe di pelle. Non si poteva che amare quel lungo cappotto espressionista, quasi astratto – e l’altra versione dello stesso capo, in pelle di cavallino scintillante. E tutti quei dettagli di cui Kris Van Assche possiede il segreto: le spalle marcate, molto anni '80, gli abiti attillati in vita, verde scuro o fucsia. Strizzatina d’occhio alle origini della storica maison, tanto che lo stilista belga ha persino progettato dei ciondoli a forma di calzascarpe.
“Si tratta di raggiungere il cliente attuale, di far conoscere il nostro stile e il nostro know-how, di costruire dei ponti e di promuovere la tecnicità dei nostri prodotti presso i nostri nuovi clienti, più o meno giovani. Una collezione all’avanguardia, le cui influenze “fashion” non significano che non possa essere “di lusso”; tale è stata la sfida affrontata con questa collezione”, ha spiegato Kris Van Assche, molto emozionato dopo aver salutato i suoi genitori.
Un misto di sobrietà e audacia che ha dato vita a un’opera prima impressionante, che ha messo al centro innanzitutto la sartorialità. Kris Van Assche ha anche presentato un nuovo stivaletto super tecnico, che Antoine Arnault e la sua compagna, Natalia Vodianova, indossavano entrambi nella prima fila della sfilata.
“L’obiettivo di questa collezione?” Creare l’odierna sartorialità. Kris l’ha rispettato perfettamente, rimanendo fedele al suo stile. Siamo molto contenti di ciò che sta costruendo”, ha assicurato Antoine Arnault.
Lo stilista belga 42enne Kris Van Assche è approdato in Berluti dopo aver lasciato la casa di moda più famosa di LVMH, Christian Dior, dove era il responsabile creativo del prêt-à-porter uomo. Da Dior Homme ha contribuito allo sviluppo dello streetwear e dello sportswear, ma da Berluti queste tendenze onnipresenti sono state distillate con parsimonia, per esempio su alcuni jeans da motociclista con stemmi di scuderie da corsa.
Anche sei modelle donne hanno preso parte alla sfilata: sebbene il CEO Antoine Arnault abbia fatto notare che si trattava solamente di alcune soluzioni di vestiti “boyfriend”. “Non si tratta di una linea femminile a parte”, ha detto.
In prima fila, un assembramento di dirigenti LVMH: il grande capo, Bernard Arnault, Sidney Toledano, Serge Brunschwig, di Fendi, Antonio Belloni, Delphine e Antoine Arnault, quest’ultimo PDG di Berluti.
Alla domanda sulle voci secondo cui LVMH avrebbe preso in considerazione l'idea di lanciare un nuovo marchio di moda con Rihanna, Bernard Arnault si è accontentato di ridacchiare, prima di rispondere: “Penso soprattutto che Rihanna sia una cantante straordinaria!”.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.