Berlino rende omaggio a Gianni Versace

A Berlino, un omaggio a Gianni Versace e una lezione di Made in Italy. Cinquanta capi, tutti pezzi originali di una collezione privata, sono stati esposti in questi giorni in un centro commerciale della capitale tedesca, "das Schloss". Due sfilate, nel weekend, sono state l'assaggio di quello che dovrà diventare un progetto più ampio: una mostra berlinese, in occasione dei 20 anni dalla scomparsa del grande stilista italiano, nel 2017, come ha spiegato Sabina Albano, che è la curatrice di questo primo evento dedicato alla moda italiana.

"Si tratta di un viaggio appassionante, perché stiamo portando in giro per il mondo uno dei fondatori del made in Italy", ha spiegato citando fra le prossime tappe Monte Carlo e la Polonia. E i capi arrivati a Berlino sono un tassello di storia della moda italiana: "Sono tutti lavorati a mano, come si faceva all'epoca, negli anni '80. Oggi nel pret a porter di lusso non si produce più così".

"Versace prende a piene mani dal barocco, di cui ha fatto esperienza soprattutto nel sud, e a Napoli in particolare", continua la Albano, napoletana, indicando molti elementi decorativi che si trovano sui modelli in esposizione. "La gonna di Versace è una tela - spiega - quasi un quadro da indossare".

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"Inoltre è stato proprio Versace il primo a concepire la passerella come evento in grado di lanciare una sorta di rockstar: la modella degli anni ottanta non è una donna asettica, come quelle a cui siamo abituate oggi. Aveva una forte personalità, era in grado di occupare la scena". Non veniva dominata dal modello che indossava, lo interpretava. Nella Berlino dell'epoca c'era la forza dirompente di Nina Hagen, conclude facendo un paragone con la Germania del tempo, "questi capi hanno, in modo molto raffinato, un carattere altrettanto esplosivo".