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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
8 lug 2016
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Berlino e i suoi saloni proseguono con il consueto dinamismo

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
8 lug 2016

Gli ultimi giorni di giugno non hanno visto Berlino animarsi solamente per l’Europeo di calcio, perché la capitale tedesca è stata ancora una volta l'epicentro della moda europea in occasione dei suoi saloni. Con un ampio ventaglio di appuntamenti, selettivi e di alto livello come il Premium, rivolti al mass-market come il Panorama, street come il Bright o il Seek, sostenibili con il Green Showroom e l’Ethical Fashion Show, fra gli altri, questo bouquet così diversificato è riuscito palesemente ad attirare ancora una volta molti buyer.

Tra le corsie del salone Premium a fine giugno 2016 - Offenblende


L'evento più frequentato, ed unico a pubblicare delle cifre al riguardo, ha annunciato di aver avuto un aumento dei visitatori. Con i suoi 1.000 espositori, il Premium ha visto crescere le presenze del 10%, con i primi due giorni intensi e il terzo un po' più calmo. Anche il Panorama e i suoi quasi 800 marchi hanno fatto il pieno e le valutazioni erano simili a quella formulate dagli espositori del Premium. In effetti, queste due fiere sono considerate dei veri motori trainanti.

“E' un fatto nuovo per noi, i marchi per le taglie forti, di essere al Panorama, ma noi ne siamo molto felici, diceva un responsabile della griffe tedesca Ulla Popken. “E' un buonissimo salone, veramente dinamico ed efficace”, si entusiasma. “Questa fiera è sempre affollata di gente”, dicevano del Premium da Nice Things. “Anche quest'anno è in linea con le aspettative, non vediamo solamente i nostri clienti tedeschi, ma anche degli svizzeri, per esempio, e un buon numero di asiatici, in particolare giapponesi e coreani”. Il Premium ha avuto un 69% di visitatori esteri, con il 13% di compratori venuti da fuori Europa, cresciuti dell'1%.

“E' sempre una bella fiera il Premium, ma quest'anno è andata addirittura meglio, c'è una bella energia in città, l’atmosfera è propizia, i buyer più curiosi… La Germania è un mercato molto importante per noi ora, perché vi abbiamo una filiale, ma incontriamo anche degli svizzeri, degli olandesi, l'Europa del Nord in senso ampio in effetti”, testimoniava Mickaël Azoulay, di American Vintage.

Anche il salone più piccolo, lo Show & Order (che ha circa 200 espositori) sembra avere beneficiato del dinamismo nella capitale tedesca e ha fatto una scelta intelligente cominciando un giorno prima degli altri, così la prima è stata una giornata densa in termini di affari.

Per quanto riguarda il Seek e il Bright, che condividevano lo stesso spazio espositivo, anch'essi hanno annunciato un progresso del numero dei visitatori, ma senza fornire delle cifre. Le impressioni raccolte ne fanno forse gli eventi meno movimentati della settimana.

Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

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