15 mar 2021
Benetton e Ovs al fianco dei lavoratori tessili del Myanmar
15 mar 2021
Benetton e Ovs rispondono all'appello dei lavoratori tessili del Myanmar coinvolti nella lotta per ristabilire la democrazia nel Paese, caduto nelle mani dell’esercito dopo il golpe di febbraio.
Dopo aver arrestato i leader politici, tra cui il capo del governo Aung San Suu Kyi, i militari stanno reprimendo nel sangue le proteste della popolazione. Le due aziende italiane di moda hanno quindi annunciato che sospenderanno con effetto immediato tutti i nuovi ordini provenienti dall'ex Birmania, divenuta negli anni hub produttivo dei marchi del fast fashion, per colpire i fornitori che discriminano o licenziano gli operai impegnati nelle azioni di protesta.
“Benetton si è fatto portabandiera, in tutti i mercati in cui opera, di valori fondamentali come inclusività, integrazione, non violenza”, spiega l'Ad Massimo Renon. “Non possiamo non contribuire come azienda al loro rispetto e intendiamo fare la nostra parte. Il nostro auspicio è che la situazione torni a garantire, nel più breve tempo possibile, i diritti fondamentali delle persone e che il gruppo possa riprendere quel percorso di sostegno alle popolazioni locali che passa anche attraverso il lavoro e la dignità ad esso connessi”.
Ovs ha sottoscritto l'appello lanciato da Clean Clothes e da altre Ong e Trade Unions internazionali a supporto delle condizioni di lavoro in Myanmar. Sebbene la modesta entità delle produzioni realizzate localmente, il retailer vuole comunque mantenere una limitata presenza nel Paese, ma ne “condanna con forza le violazioni dei diritti umani e si pone al fianco delle organizzazioni dei lavoratori”, si spiega una nota.
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