24 feb 2015
Benetton consolida la partnership con UN Women
24 feb 2015
A partire dal 2013, il Gruppo Benetton ha sviluppato una partnership strategica e proficua con UN Women (United Nations Entity for Gender Equality and the Empowerment of Women) che vuole ulteriormente consolidare, contribuendo a rafforzare concretamente il ruolo delle donne nella catena produttiva del tessile.
Con questo obiettivo l'azienda trevigiana, in partnership con UN Women, opererà presto per favorire l’emancipazione delle donne impiegate nella filiera produttiva del tessile in Paesi selezionati e svilupperà un programma a lungo termine che miri a garantire loro un living wage, ovvero un compenso dignitoso che permetta alla donna di coprire in maniera adeguata i propri bisogni e quelli della sua famiglia.
Le donne, infatti, rappresentano oltre l'80% della forza lavoro nella supply chain globale del tessile/abbigliamento. Il programma, davvero unico nel suo genere, verrà progressivamente implementato in Paesi di interesse comune e sarà presentato ufficialmente nell'aprile di quest'anno.
Questa collaborazione si rivolgerà in modo specifico alle donne, in quanto veri agenti del cambiamento economico e sociale.
Nel comunicato ufficiale, Benetton tiene a sottolineare ulteriormente la tempestività con cui, in partnership con BRAC (ONG globale con sede in Bangladesh), si attivò immediatamente per sostenere 280 famiglie di vittime del crollo dell'edificio Rana Plaza, attraverso il pagamento delle cure mediche urgenti (tra cui gli interventi per la sostituzione degli arti mutilati) e per garantire i mezzi – inclusi quelli finanziari – per assicurare loro un futuro dignitoso. Inoltre, ricorda che contribuirà ulteriormente, attraverso il "Rana Plaza Trust Fund", a sostenere le vittime del crollo, avvenuto in Bangladesh lo scorso anno, dopo che era stato accusato di immobilismo riguardo alla tragedia da parte di diversi mezzi di comunicazione.
Il Benetton Group ricorda poi di essere stato uno dei primi firmatari del "Bangladesh Accord on Fire and Building Safety", accordo che punta al miglioramento permanente delle condizioni di sicurezza dei lavoratori nell'industria dell'abbigliamento in Bangladesh. Grazie all’accordo, a tutt’oggi oltre 1.100 fabbriche sono state ispezionate per conto delle aziende firmatarie e molte altre ancora saranno sottoposte a progressive attività di rigorosi controlli.
La BRAC è un’ONG a livello mondiale con più di 40 anni di attività e che oggi, attraverso i suoi oltre 100.000 addetti, raggiunge più di 135 milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo. Nel contempo, grazie alle sue radici in Bangladesh, BRAC è l'unica organizzazione dotata di una rete locale in grado di raggiungere le zone rurali, dove la maggior parte dei sopravvissuti al crollo del Rana Plaza è ritornata dopo il tragico evento per ricongiungersi alla propria famiglia. Per questo motivo anche altre aziende, tra cui marchi leader come Gap e Wal-Mart, hanno operato attraverso BRAC per trasferire il loro contributo al "Rana Plaza Arrangement Fund". BRAC, infine, è la stessa entità che, a nome del governo del Bangladesh, ha condotto l'unica valutazione ufficiale delle vittime alla base di tutte le iniziative correlate al Rana Plaza.
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