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28 ago 2016
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Beachwear: nel 2015 il fatturato dei marchi italiani sfiora i 460 milioni di euro (+2,2%)

Pubblicato il
28 ago 2016

Il comparto dei costumi da bagno prodotti dalle aziende italiane nel 2015 ha sviluppato un fatturato di 459 milioni di euro, in crescita del 2,2% rispetto all'anno precedente. A volume, invece, la produzione ha subito una contrazione del 4,1%. Nei dati sul settore forniti da Sistema Moda Italia-SMI si evidenzia un incremento delle esportazioni. Lo scorso anno, infatti, le vendite oltre confine dei costumi da bagno Made in Italy sono aumentate del 2,6% e hanno raggiunto i 133 milioni di euro. Più consistente l'incremento riportato dalle importazioni, che segnano un +16,4%, per 181 milioni di euro complessivi.

Una creazione del marchio italiano Isa Belle di Samo Gabrscek


Nel 1° trimestre del 2016, le vendite all'estero delle aziende italiane produttrici di abbigliamento intimo, maglieria intima e costumi da bagno hanno superato i 350 milioni di euro. Il dato è all'incirca stabile rispetto allo stesso periodo del 2015 (+0,7%). A volume, l'export ha superato le 9.000 tonnellate (+40,3%). Dalle rilevazioni di SMI si evince che nel periodo gennaio-marzo 2016 per alcune categorie di prodotto sono aumentate le esportazioni di articoli prodotti da aziende italiane che si collocano in una fascia di prezzo medio-bassa. Esemplificativi in questo senso sono i risultati relativi all'abbigliamento intimo e ai costumi da bagno femminili. Nel primo caso, infatti, le esportazioni a volume sono cresciute del 23,1%, ma a valore il dato è in calo del 5,9%.

Per quanto riguarda invece il comparto beachwear, l'export in quantità segna un incremento del 30,3%, ma anche qui a valore il dato è in calo del 5,9%. Diversi invece i dati relativi ai prodotti maschili. L'export dell'abbigliamento intimo per l'uomo segna un aumento del fatturato a valore del 20,9% e un +118% a volume. La maglieria intima, invece, mostra un +4,5% a valore e un +33,1% a volume.

Un capo del marchio italiano Hooplà Beachwear


Germania, Francia e Spagna restano i mercati più importanti a cui sono destinati i prodotti realizzati dalle aziende italiane, con un'incidenza sul fatturato pari rispettivamente all'11,3%, al 10,4% e al 10%. Nel periodo considerato, l'export verso la Germania ha registrato un incremento di fatturato a valore del 15,4%. Sono a doppia cifra anche gli aumenti delle vendite verso il Regno Unito (+17,4%), la Svizzera (+11,3%) e Hong Kong (+10,5%). Quest'ultimo, inoltre, è il primo Paese extraeuropeo presente nella lista dei 20 mercati più importanti per il settore intimo e mare. Gli Stati Uniti mostrano invece un calo sia a volume (-3,9%), sia a valore (-10,9%).

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