1 012
Fashion Jobs
SANDRO
Sales Supervisor - Firenze
Tempo Indeterminato · FLORENCE
S.A. STUDIO SANTAGOSTINO SRL
Wholesale Area Sales Manager Triveneto e Lombardia – Settore Fashion
Tempo Indeterminato · MILANO
RANDSTAD ITALIA
Retail Buyer
Tempo Indeterminato · PARABIAGO
THE NORTH FACE
Wholesale Customer Service Representative - The North Face
Tempo Indeterminato ·
NYKY SRL
Impiegata Customer Service Estero/Italia
Tempo Indeterminato · SILEA
RANDSTAD ITALIA
Area Sales Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
FALC SPA
Sales & Marketing
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior HR Business Partner
Tempo Indeterminato · MILAN
VERSACE
Stock Controller
Tempo Indeterminato ·
TALLY WEIJL
Accounting Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Financial/Retail Controller Con Inglese
Tempo Indeterminato · MILANO
GI GROUP SPA - DIVISIONE FASHION & LUXURY
Responsabile di Zona – Settore Hair Care
Tempo Indeterminato · VEGGIANO
RANDSTAD ITALIA
Tecnico Industrializzazione Materie (Pelli e Tessuti) - Shoes
Tempo Indeterminato · FIRENZE
RANDSTAD ITALIA
Design Showroom Manager - Paris
Tempo Indeterminato · PARIGI
SMITH-PETERSEN SRL
Showroom And Product PR Account
Tempo Indeterminato · MILANO
MICHAEL PAGE ITALIA
Sales Director Per Noto Brand Tecnico Sportivo Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
TALLY WEIJL
Retail Expansion Manager (With Finance Accountabilities)
Tempo Indeterminato · MILANO
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
MALIPARMI
Responsabile Customer Service
Tempo Indeterminato · ALBIGNASEGO
SKECHERS
Customer Service Representative Categoria Protetta
Tempo Indeterminato · VIMERCATE
HIDE&JACK
Customer Service - Production & Logistics Service
Tempo Indeterminato · TREBASELEGHE
STELLA MCCARTNEY
Environmental Responsibility Project Manager
Tempo Indeterminato · MILAN
Di
Ansa
Pubblicato il
27 nov 2022
Tempo di lettura
2 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

Bce: avanti con la stretta, ma la recessione fa meno paura

Di
Ansa
Pubblicato il
27 nov 2022

L'Eurozona va verso la recessione, ma non sarà il 'bagno di sangue' che si poteva ipotizzare a settembre con i prezzi del gas a oltre 200 euro. E dunque la Bce non ferma la stretta monetaria, anche se sulla scorta della Fed potrebbe rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi già a dicembre.

Bce - Ansa


A meno di un mese dal meeting del 15 dicembre, Francoforte inizia a tirare le somme dei dati delle ultime settimane, come l'indice Pmi di novembre o l'indice Ifo di fiducia in Germania, migliori del previsto. A dispetto di alcune attese di un 2023 'nero' con recessione globale, "le previsioni della Bce e dell'Ue vanno nella stessa direzione, verso una crescita bassa dell'economia dell'Europa e un'inflazione alta", spiega il vicepresidente della Bce Luis de Guindos a Milano.

I resoconti della riunione Bce di fine ottobre dipingevano così la situazione: dopo una stagnazione nel terzo trimestre, nei due trimestri successivi l'economia dei Diciannove va "verso una recessione tecnica. Ma il capo-economista Philip Lane tratteggiava "uno scenario molto diverso da quello di un periodo prolungato di crescita negativa" e dallo scenario avverso (con prezzi energetici alle stelle e razionamenti) descritto nelle 'staff projections' della Bce di settembre.

Cosa deciderà la Bce a dicembre forse è riassunto bene nelle parole del governatore irlandese: "i tassi devono salire", è troppo presto per dire quanto, "non escluderei nulla". De Guindos ha anticipato che l'inflazione incomincerà a rallentare "nella prima metà dell'anno prossimo" e "forse siamo molto vicino al picco". Parole che farebbero escludere che, dopo due maxi-rialzi da tre quarti di punto sia a settembre che a ottobre, la Bce voglia fare altrettanto il prossimo mese. In fondo la Fed fa intendere di rallentare fra le difficoltà dell'economia Usa. E le 'minute' del meeting del 26-27 ottobre già verbalizzavano come "diversi membri" avrebbero voluto un rialzo dei tassi più cauto, da mezzo punto.

Il fronte delle 'colombe' si è risvegliato, con un ritrovato piglio, nelle ultime settimane, di governatori come Ignazio Visco della Banca d'Italia o del consigliere esecutivo Fabio Panetta. Non è detta l'ultima parola, però. Isabel Schnabel, anch'essa del comitato esecutivo Bce e non un 'falco' come l'olandese Klaas Knot che chiede di portare il costo del denaro (ancora espansivo) in zona restrittiva, dice che il margine di manovra per rallentare la stretta monetaria "resta limitato". Di sicuro "dovremo alzare ulteriormente", è il ragionamento anche considerando che il tasso Bce sui depositi ha ancora strada da fare, essendo ancora all'1,50%, contro il 3,75-4% della Fed. Probabile che a dicembre il compromesso rallenti la stretta a mezzo punto. Ma è un compromesso che potrebbe avere come vittima il quantitative easing: già a dicembre "ci sarà una discussione", ha spiegato Guindos, dopo che il pressing dei 'falchi' ha anticipato la calendarizzazione del processo con cui la Bce inizierà a liberarsi delle centinaia di miliardi di bond comprati negli anni.

Copyright © 2024 ANSA. All rights reserved.

Tags :
Industry