AFP-Relaxnews
Laura Galbiati
20 mar 2019
Baselworld torna nel segno dell’ottimismo
AFP-Relaxnews
Laura Galbiati
20 mar 2019
Baselworld, il salone svizzero dell’orologeria e della gioielleria, torna a Basilea dal 21 al 26 marzo con alcune novità, tra cui uno spazio dedicato all’artigianato, una passerella per le sfilate e un ristorante nell’area centrale.
Circa 500 espositori sono attesi negli spazi fieristici, ossia un terzo rispetto a tre anni fa, con importanti conferme da grandi nomi del settore come Rolex, Patek Philippe, Tag Heuer, Hublot e Breitling. A lungo considerato indispensabile, il salone ha comunque ricevuto delle critiche accese, soprattutto negli anni di “vacche magre” per il settore, che hanno portato i player svizzeri a tagliare i costi.
Anche Swatch Group, il numero uno del settore, aveva rimproverato il salone, che si svolge una volta l’anno, di non essere più al passo coi tempi, in un momento in cui numerose aziende devono recuperare il loro ritardo in termini di e-commerce cercando di essere più rapide per adattarsi al ritmo di Internet e dei social network. Conosciuto prevalentemente per i suoi orologi in plastica colorata, il gruppo svizzero, proprietario anche di grandi brand come Tissot, Longines e Omega, ha deciso di non partecipare più al salone, preferendo organizzare incontri ad hoc per i suoi rivenditori.
Baselword è un salone professionale dedicato ai rivenditori che ogni anno arrivano per scoprire le nuove collezioni e fare i loro ordini annuali. Ma l’evento attira anche una folla di appassionati di orologi, investitori e professionisti del lusso, che partecipano per avere il polso del settore.
L’orologeria ha conosciuto due anni difficili nel 2015 e nel 2016, ma nel 2017 è ripartita soprattutto grazie alla domanda della Cina, dove l’emergere di una nuova classe di ultra ricchi, ma anche di una classe media in crescita, sostiene gli acquisti di prodotti di lusso.
“L’umore è un po’ più ottimista”, ha evidenziato Jon Cox, che prevede un aumento delle esportazioni orologiere nell’ordine del 5% nel 2019, trainato soprattutto dal segmento del lusso. Lo scorso anno, l’export del settore è tornato a crescere, del 6,3%, raggiungendo quota 21,2 miliardi di franchi svizzeri (18,7 miliardi di euro).
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