20 ott 2022
Barrow: fatturato 2022 a +50% e rafforzamento negli USA
20 ott 2022
Barrow, marchio di streetwear made in Italy nato nel 2020 dalla collaborazione tra il gruppo pugliese Daddato e l’agenzia di consulenza NXTGN, si appresta a chiudere il 2022 con un fatturato di circa 11 milioni di euro, in crescita di oltre il 50% rispetto al 2021. Il successo ottenuto dal lancio delle linee kids e beachwear, inoltre, fa prevedere all’azienda il raggiungimento dei 20 milioni di giro d’affari nel 2023, il che significherebbe un raddoppio di fatturato nel triennio.

Presente oggi in circa 300 store multimarca (di cui 150 in Italia), Barrow ha perseguito sin dall’inizio una strategia di posizionamento all’interno di department store e boutique di lusso anche all’estero, che l’hanno portata oggi a vantare una presenza strategica in Francia, Spagna, UK, Germania, Svizzera, Cina, Sud Africa, Qatar, Israele. Tra le insegne che oggi vendono i prodotti del brand spiccano Printemps a Parigi, La Rinascente e Luisa Via Roma in Italia, Style Avenue nel Bahrein, Wow Concept a Madrid e Peek&Cloppenburg a Vienna. Al wholesale fisico si affianca la presenza online grazie alla partnership con Farfetch, che garantisce al marchio una visibilità internazionale.
Per il prossimo futuro, Barrow intende portare avanti questa strategia di sviluppo estero con un focus particolare sugli Stati Uniti, dove il brand ha avuto riscontri positivi dalla campagna vendita della collezione primavera/estate 2023, con la quale ha ottenuto il posizionamento in 20 prestigiosi store americani, tra cui Patron of the New a New York e Riccardi a Boston.
Nel progetti della label anche la firma, entro l’anno, di accordi di licenza volti ad ampliare il proprio segmento merceologico, sulla scia del successo della collaborazione già avviata con lo storico brand di stationery Pigna.
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