Balmain festeggia i 10 anni di Olivier Rousteing nella maison sulle rive della Senna
Questo si chiama festeggiare il proprio compleanno sotto i riflettori! Mercoledì sera, Balmain ha celebrato il decimo anniversario all’interno della maison di Olivier Rousteing sulle rive della Senna, con un cast “all-star”, più di cento look e un after party sotto forma di concerto con diversi gruppi dal vivo.

La serata si è svolta a La Seine Musicale, un gioiello architettonico eretto sull'Ile Seguin nella periferia ovest di Parigi. L'evento ha creato molto entusiasmo, ancor prima dell'arrivo degli oltre 3.000 ospiti.
La sfilata è stata un trionfo per Olivier Rousteing, sovrano regnante del glamour da rockstar sovralimentato, con oltre un migliaio di fan ammassati in una fan zone in piedi lungo la passerella, che acclamavano a gran voce le modelle.
Costruita sul sito di un'ex gigantesca fabbrica Renault, la sala concerti modernista dispone di tutte le tecnologie necessarie per una sfilata Balmain: per esempio gli enormi schermi a LED, ideali per vedere le top model proiettate a otto metri di altezza.
Imaan Hammam, la bellezza olandese di origini marocchine ed egiziane che ha aperto la sfilata circondata da un rumoroso applauso, è salita in passerella passando attraverso un muro di luce alto 15 metri, indossando un miniabito-body con intagli, impreziosito da due strascichi sottili. Sulla modella seguente, un body-smoking con cintura in catene di metallo dorato, prima di una serie di abiti in raso.

Olivier Rousteing dispone anche del formidabile talento di saper moltiplicare i riferimenti ad altri grandi marchi: quelle giacche di tweed destrutturate à la Chanel con proporzioni gotiche che ricordano Rick Owens, o anche quelle borse e quegli stivaletti in pelle trapuntata che ricordano Bottega Veneta. Eppure, non si ha mai la sensazione che rubi le idee, ma piuttosto che esplori l’atmosfera del momento per esprimere al meglio la propria personalità.
E la sua capacità di reinventare i materiali è notevole: guardate a tale proposito il maglione irlandese di plastica integrato in un abito da sera in stile centurione indossato da Natasha Poly. In questa sfilata mista, Rousteing propone abiti da uomo in velluto a pois o anche un favoloso djellaba destrutturato bianco e nero, indossato sotto una vestaglia-smoking.
Olivier Rousteing è sempre stato di natura generosa, nella scelta dei tessuti come nelle feste che organizza. L'evento si chiamava “Balmain Festival VO2” e il ricavato delle vendite dei prodotti proposti su numerosi stand sarà devoluto a Red, il fondo globale contro l'AIDS creato da Bono. Dopo la sfilata, un concerto ha riunito Franz Ferdinand, Doja Cat e Jesse Jo Stark.
A metà percorso, Olivier è passato dal bianco e nero al beige: vestiti attillati e felini color carne da togliere il fiato, e ancora cappotti di pelle trapuntati per le ragazze e trench da miliardari per i ragazzi. Prima di lanciare la corsa all'oro: una serie di giacche di pelle ricamate in stile lingotti per vincitori di Grammy Award, e di smoking con orlo sfilacciato.

Una breve pausa, prima di mandare sul podio una dozzina di top storiche vestite con creazioni di cristallo. Naomi Campbell e Carla Bruni ottengono gli applausi più fragorosi.
Infine, Olivier Rousteing ha raccolto intorno a sé queste grandi professioniste per un ultimo passaggio collettivo lungo la passerella illuminata lunga 50 metri, acclamato ad ogni passo. Ricordando ai designer meno coraggiosi che la moda dovrebbe essere un grande momento di festa, piuttosto che un evento serio e ampolloso accolto da garbati applausi.
Ci sono state voci di recente secondo le quali questo défilé potrebbe essere stato l'ultimo di Olivier Rousteing. In effetti, il designer francese aveva gli occhi lucidi quando è venuto a salutare. Ma se andrà via davvero, sarà alla sommità della sua arte, poiché Balmain si è riconquistato il posto di marchio fra i più creativi al mondo.
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