Bally e il suo direttore creativo si separano

Il marchio di lusso svizzero Bally, di proprietà di Jab Holding Company, e il suo direttore creativo, Rhuigi Villaseñor, hanno annunciato di voler reciprocamente porre fine alla propria collaborazione, iniziata a gennaio 2022.

Di nazionalità filippina e americana, cresciuto in diversi continenti prima di arrivare negli Stati Uniti all'età di nove anni, Villasenor è stato riconosciuto come uno dei talenti della moda più promettenti di oggi. Fondatore, CEO e direttore creativo del marchio Rhude dal 2015, ha iniziato la sua carriera a Los Angeles e attribuisce la sua passione per il design e la sua comprensione della costruzione dei capi all'essere cresciuto con una madre sarta ed un padre architetto. Prima di Villaseñor, dal 2014 al 2017, la direzione creativa della label era stata affidata a Pablo Coppola.

“Vorrei ringraziare per il contributo creativo che ha portato a Bally. La sua passione, energia e creatività hanno contribuito a riportare il brand sotto i riflettori, ringiovanendo il marchio con la sua eredità di 170 anni attraverso uno sguardo moderno e glamour. Gli auguro il meglio per il prossimo capitolo del suo viaggio creativo”, ha dichiarato Nicolas Girotto, CEO di Bally.

L'azienda ha comunicato che, fino alla scelta di un nuovo designer, la direzione creativa del marchio verrà gestita internamente.

Bally, che conta 1500 dipendenti in tutto il mondo, oltre 320 negozi monomarca e 500 punti vendita multimarca distribuiti su 60 Paesi, ha registrato a livello globale una crescita del 20% delle vendite dall'inizio dell'anno rispetto al 2022. Il brand è tornato in passerella dopo 20 anni, con una sfilata a settembre 2022 e Febbraio 2023 e presenterà la sua collezione donna e uomo SS24 con una sfilata durante La Milano Fashion Week, il prossimo settembre. A marzo Bally ha annunciato una serie di capsule in collaborazione con l'attore e artista Adrien Brody, la prima delle quali debutterà a gennaio 2024. Un'iniziativa che si inserisce all'interno del contesto di collaborazioni artistiche avviate dall'azienda.

Bally e il suo direttore creativo si separano

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