Ansa
21 feb 2013
Ballantyne ritrova il suo DNA anche grazie a Williamson, fra sfilata e capsule
Ansa
21 feb 2013
Doppio appuntamento per Ballantyne nel primo giorno delle sfilate milanesi. Nello showroom c'è la nuova collezione donna autunno/inverno 2013-2014, mentre in Corso Como si può toccare con mano la capsule collection disegnata con lo stilista inglese Matthew Williamson, annunciata a gennaio.
Ma l'obiettivo è uno solo: ritornare alle origine del brand britannico, "restituirgli il suo DNA originario" come osserva il direttore creativo Yossi Choen. Tanto per cominciare i capi disegnati dal team creativo capitanato da Benedetta Tamborin sono prodotti per questa stagione (già con l'uomo) dal filatore scozzese Todd&Duncan, con un filato di cashmere ultra leggero che dà forma ai cardigan degradé, alle giacche e ai cappotti.
Ora che i conti del brand di casa Montezemolo sono "quasi a livello di pareggio", spiega l'Amministratore Delegato Franco Natalucci, "possiamo considerare concluso il piano di risanamento in termini di costi, con un fatturato in aumento nel 2012 a 14,5 milioni di euro". "Questo è il momento del piano di retail" aggiunge l'AD, con le aperture "entro settembre di un monomarca a New Delhi e uno a Baku, in Azerbaijan".
E poi i progetti di immagine, come la capsule dello stilista inglese presentata il 20 febbraio in anteprima mondiale. Ci sono venti capi per lei e altrettanti per lui, tutta maglieria in cashmere ispirata ai tradizionali pattern Argyle e Fair Isle, realizzata a mano in Italia e Scozia. La capsule sarà distribuita da subito in circa cento negozi nel mondo tra monomarca e indipendent store.
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