25 ott 2020
Baby Dream continua a crescere grazie all’approccio multicanale
25 ott 2020
La holding multibrand di abbigliamento da bambino in stock Baby Dream ha ultimato il lancio della sua nuova piattaforma digitale, che l’ha aiutata ad ottenere un +115% di vendite nel canale B2C e +36% in quello B2B nel 1° semestre di quest'anno. Inoltre ha lanciato un programma di fidelizzazione che si basa sulla restituzione dei capi.
Nata nel 2004 a Napoli Est fornendo mercati esteri con gli articoli di grandi case di moda, Baby Dream ha un funzionamento molto ‘moderno’, che affianca retail classico a piattaforme web. Dotata di una propria rete retail B2C, che si sviluppa sia come propria che come estensione di boutique, Baby Dream ha potenziato quest’anno l’approccio omnichannel e ha integrato i diversi percorsi di vendita con una strategia multicanale, sviluppando negli anni anche un canale dedicato all’abbigliamento uomo/donna, accogliendo quindi tutti i tipi di smercio di magazzino.
Il suo business comprende i marchi Kids Distribution (bambino) e Italian Distribution (menswear/womenswear/accessori), che distribuiscono prodotti di griffe a prezzi scontati a livello B2B garantendo una presenza multicanale tra retail, club outlet, siti Internet di settore e marketplace per la gestione di collezioni passate, produzioni speciali e magazzino invenduto.
C’è poi la piattaforma Kids Revolution, che propone articoli al 30% in rimanenza o invenduti e al 70% come collezione nuova, posizionati nella fascia medio-alta, supportando le boutique che vogliono espandere il proprio business nel mondo. Sul marketplace si danno appuntamento oltre 140 brand e più di 100 boutique con circa 1 milione di visitatori mensili. L’azienda partenopea ha stretto un accordo in esclusiva con GLS per la gestione di un magazzino di circa 5.000 mq., per garantire l’evasione di circa 20 mila ordini al giorno.
Attualmente, Baby Dream ha un giro d’affari di 15 milioni di euro, ripartiti tra 70% B2B e 30% B2C. Il 50% degli acquisti viene effettuato da aziende italiane. Il 70% del traffico viene finalizzato per mezzo di dispositivi mobili. Nella prima metà di quest’anno, Baby Dream ha registrato risultati record, superando il milione di euro di giro d’affari nell’attività B2C, per una crescita del del 115% sul medesimo periodo del 2019, mentre il fatturato B2B si è portato a 6,4 milioni di euro, salendo del 36% sul 1° semestre del 2019.
“Le nostre piattaforme risultano aggregatori virtuali di brand del lusso”, ha detto in un comunicato Pasquale Corvino, CEO della società, “dove le boutique retailer multimarca possono liquidare le loro rimanenze, come nel caso di Kids Revolution, ottenendo una visibilità internazionale altrimenti difficile da realizzare con il proprio website. Il digitale, l'e-commerce e le attività di customer relationship si sono rivelate le nuove modalità di vendita in questo periodo, e rivestono il ruolo fondamentale nel percorso strategico della nostra azienda. Abbiamo quindi potenziato i sistemi investendo in innovazione”, ha aggiunto il dirigente.
Sponsor nella pallacanestro del Napoli Basket di Serie A, Baby Dream ha avviato da poco anche il progetto “Clootee”, iniziativa che propone la fidelizzazione del cliente attraverso l’iscrizione al programma (con una tessera da 50, 75 o 100 euro) che prevede l’invio di capi di abbigliamento indicati secondo brand, taglia, colore e tipologia di articolo. Gli outfit dovranno essere restituiti e l’azienda si impegnerà ad effettuare un nuovo invio mensile. L’annullamento potrà avvenire in qualsiasi momento e senza impegno. “Un’iniziativa sostenibile, in quanto prevede la circolarità dei capi, soprattutto nel bambino, che cambia spesso taglia con la crescita”, ricorda Pasquale Corvino.
La società ha fatto inoltre sapere che realizzerà una intensiva campagna marketing digitale per il lancio di una nuova piattaforma e sviluppare il posizionamento dei suoi brand.
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