18 ott 2019
BGBL punta a triplicare la distribuzione e approda in Giappone
18 ott 2019
BGBL è un marchio di borse Made in Italy che nasce dall’amore per uno sport: la pallacanestro. Fondato a Treviso tra fine 2018 ed inizio 2019, BGBL (che sta per BouncinG BalL o BaG BalL) ritira palloni da basket usati dalle società sportive e dà loro nuova vita, fornendo ai club altrettanti palloni nuovi in cambio. Un concept che…. rimbalza al crocevia tra passione, artigianalità, stile vintage e contemporaneità, tra riuso e riciclo, e quindi sensibilità ecologica e sostenibilità, nato dalle idee dei fondatori Doriano Ottavian (co-CEO) ed Elisabetta Viola (designer e co-CEO).
“Ogni borsa è un pezzo unico e racconta una storia, la porta con sé nel tempo. L’idea mi è venuta facendo il tifo per la Pallacanestro Treviso al palazzetto dello sport”, racconta a FashionNetwork.com Elisabetta Viola, che ha studiato design del prodotto allo IUAV di Venezia. “Mi sono chiesta: ma che fine fanno tutti questi palloni? Siccome in quel periodo nel corso universitario che stavo seguendo ci stavamo proprio occupando del ciclo di vita dei prodotti, queste due esperienze combinate mi hanno fatto pensare ad un oggetto decontestualizzato dalla sua funzione primaria e dall’ambiente per cui è stato progettato inizialmente, per proporlo con una reinterpretazione che mantenesse una storia e un’identità forti. Per me il pallone da basket rappresenta un’icona, e credo lo sia anche su scala mondiale”.
Al momento il marchio è distribuito in Italia dai famosi multibrand Tessabit e Biffi, presto arriverà anche da Vinicio a Legnano, ma BGBL è distribuito anche in Svizzera e ha appena perfezionato un accordo per commercializzarsi allo Cheval Blanc di St Barth nei Caraibi, in questo caso con una edizione di borse dedicata, dotata di etichette speciali. “Da dicembre 2019 saremo distribuiti anche in qualche negozio in Giappone”, prosegue la designer. “L’obiettivo 2020 è di triplicare la distribuzione. Puntiamo anche al Nord America: lo riteniamo ovviamente un mercato fondamentale, non foss’altro perché il basket è nato lì (dal professore di educazione fisica canadese James Naismith, ndr.) come sport invernale per tenere allenati nelle sessioni in palestra i giocatori di baseball”.
Le borse di BGBL sono tutte realizzate in pelle bovina primo fiore, confezionate da pellettieri del territorio trevigiano e padovano, cercando di mantenere una circolarità produttiva a chilometro zero. Sono tre i modelli di partenza, che hanno i nomi delle abbreviazioni dei ruoli negli schemi di gioco: “B-Five” (come il pivot), uno zaino monospalla unisex con fodera nera o verde, che BGBL ha identificato come il più rappresentativo della collezione. “B-Three” (come l’ala grande), una borsa secchiello capiente, pratica e sporty-chic. E infine la borsetta “B-One” (come il playmaker). In tutti i casi i palloni sono tagliati a mano e la fodera interna e la struttura esterna sono confezionate con la stoffa utilizzata per realizzare le divise dei cestisti.
“C’è un senso di ciclicità nella nostra attività, che rappresenta la nostra filosofia, perché i palloni nuovi che consegnamo alle società li andremo poi a ritirare nuovamente quando saranno vecchi”, continua Elisabetta Viola. La scelta di BGBL risiede anche nel fatto che fra tutti i tipi di pallone quelli da basket sono termoformati, quindi nella loro fabbricazione non sono coinvolti bambini per cucirli manualmente. “Da quello che so, anche le aziende che producono palloni da calcio o rugby si stanno muovendo in tal senso”, tiene a puntualizzare.
L’intento di Viola e Ottavian è anche quello di portare il concept di BGBL in Lega Basket, “perché il nostro è un progetto che fa riflettere, suscita emozione ed educa alla sostenibilità, al riuso, alla circolarità”, conclude Elisabetta Viola, che preannuncia anche future collaborazioni per capsule collection con artisti o altre aziende per dare uno “switch” al progetto. La prima sarà nel 2020 con dei freestyler milanesi di basket.
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