AWWG prevede entrate per 585 milioni di euro mentre affina la strategia “Pepe Evolution”
Il gruppo All We Wear Group (AWWG), proprietario dei marchi di moda Pepe Jeans, Hackett e Façonnable, nonché distributore in Spagna e Portogallo di Calvin Klein e Tommy Hilfiger, sta raccogliendo i frutti della sua trasformazione. La società prevede di chiudere l'anno fiscale 2022/23 il prossimo marzo con un fatturato di 585 milioni di euro, una crescita delle vendite del 20% e un Ebitda superiore del 60% rispetto all’esercizio 2021/22.

“È stato un anno fenomenale. Stiamo vedendo progredire le nostre strategie, e i nostri risultati finanziari lo riflettono”, ha affermato Marcella Wartenbergh, CEO dell'azienda dalla fine del 2019.
La dirigente è entrata in AWWG (quando ancora si chiamava Pepe Jeans Group) con il compito di trasformare l'azienda e impostare un chiaro piano d'azione. Tre anni e una pandemia dopo, Marcella elenca i tre traguardi importanti raggiunti lungo il percorso: “Abbiamo aumentato il valore dei nostri marchi insieme all'identità di ciascuno. Siamo riusciti a centralizzare e decentralizzare allo stesso tempo, ovvero ad avere un piattaforma molto potente che supporta tutti i brand - ora siamo un gruppo, non tre singoli brand. Infine, il team si è preso la responsabilità di questo cambiamento e ne è orgoglioso”.
Durante questo periodo, AWWG ha anche aperto una nuova sede a Madrid. Il gruppo impiega oltre 4.000 persone e opera in 60 Paesi tramite 5.000 punti vendita e 500 negozi monomarca. In questo contesto e visti i risultati del suo piano di trasformazione, dove lo porterà ora la sua strategia?
“La nostra trasformazione non si fermerà più, poiché il mondo di oggi è in continua evoluzione. E, soprattutto nel settore della moda, dobbiamo continuare a cambiare giorno dopo giorno. Il nostro piano continua ad evolversi, ma le nostre cinque priorità rimangono le stesse”, sostiene la CEO.
Dal prodotto alla distribuzione: le sfide che attendono AWWG
Prodotto e marchio, distribuzione, coinvolgimento del consumatore, digitalizzazione e persone sono i pilastri di questa trasformazione strategica, declinata in azioni e piani specifici per ogni brand. Particolarmente degna di nota è la strategia “Pepe Evolution”, che l'azienda lancerà a partire dalla campagna Autunno-Inverno 2023/24 per Pepe Jeans, il brand che genera il 58% dei ricavi del gruppo.
L'azienda britannica celebrerà il suo 50° anniversario nel 2023. Pepe Evolution è una strategia per garantire che l'azienda “rimanga rilevante per i consumatori di oggi e di domani”, ha affermato Wartenbergh. La strategia, oltre a elevare l'immagine del brand, ottimizzarne il rapporto qualità-prezzo e realizzare specifiche iniziative di comunicazione e marketing, prevede il lancio di un nuovo sito di e-commerce e lo sviluppo di un nuovo concept di negozio in cui i prodotti giocheranno un ruolo fondamentale.
Il rinnovamento dei 200 negozi di Pepe Jeans inizierà il prossimo autunno e dovrebbe essere completato entro due anni.
Il gruppo ha implementato una strategia simile un anno fa per Hackett, marchio che genera il 30% dei ricavi di AWGG, “e possiamo già vederne i risultati”, ha affermato la CEO. L’All We Wear Group ha iniziato da un paio di mesi il rebranding di Façonnable, brand che rappresenta il 2% delle vendite del gruppo, che entrerà in vigore a partire da questa stagione Primavera-Estate. Inoltre, prevede di aprire un negozio al mese di questa etichetta nei prossimi due anni, con un focus particolare sulla Francia.
“Abbiamo ripulito l'orto prima di piantare i semi e stiamo già lanciando prodotti strettamente legati alla storia del marchio. Siamo cresciuti a Nizza, dove ha sede il team di design, dotato di persone di grande talento, e il nostro obiettivo è di tornare alle radici della casa di moda”, ha detto Wartenbergh.
Nel frattempo, la distribuzione dei due marchi di proprietà di PVH, Calvin Klein e Tommy Hilfiger, è arrivata a rappresentare il 10% dei ricavi complessivi di AWWG. Nel 2022-2023 (secondo le previsioni del gruppo), il canale wholesale crescerà del 10%, il canale retail del 27%, le concessioni del 22% e l'e-commerce del 35%.
In linea con altri pilastri della sua strategia, l'azienda prevede di continuare a rafforzare il proprio team, stabilendo partnership con celebrità per aumentare la visibilità dei suoi marchi e potenziarne la presenza online. “Non dimentichiamo che il digitale non riguarda solo le vendite, ma costituisce una piattaforma per i marchi. Ovviamente c'è anche la digitalizzazione dei processi interni, su cui continuiamo a lavorare”, ha aggiunto la CEO
In linea con tale strategia globale, l'azienda punta ad aumentare le vendite del 30%, a 650 milioni di euro, entro il 2025-2026 e ad aumentare il proprio Ebitda del 60% durante questo periodo.
Guardando al domani, come vede il consiglio di amministrazione il prossimo futuro del settore? “L'industria della moda ha sempre svolto un ruolo emozionale ed esisterà sempre nella vita di tutti. È importante assicurarci di rimanere parte di quelle emozioni. Una delle sfide che dobbiamo affrontare è che viviamo con quattro generazioni, dai Baby Boomer alla Generazione Z, che hanno aspettative ed esigenze molto diverse e, come dipendenti e consumatori, dobbiamo capirle e guidarle”, ha concluso Marcella Wartenbergh.
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