Avenue des Champs-Elysées torna l'arteria commerciale più attraente d'Europa, Via del Corso è terza
Lacoste qualche settimana fa, Sandro e The Kooples nei prossimi mesi: i flagship stanno tornando a fiorire sugli Champs-Elysées, mentre sono ancora in costruzione il futuro store di Saint Laurent o il prossimo flagship di Zara. Louis Vuitton, che si appresta a realizzare i lavori di ampliamento del suo enorme flagship al civico 101 del vialone parigino, aprirà molto presto un negozio che gli permetterà di accogliere i propri clienti nell’ambiente precedentemente occupato da Marks & Spencer, al numero 100.

Invece Foot Locker sta arrivando nel vecchio store di Gap al numero 36 regalandosi un nuovo spazio ancor più grande del suo attuale negozio. Le aziende non sbagliano: a due anni dalle Olimpiadi di Parigi 2024, gli Champs-Elysées, che secondo i piani del municipio di Parigi per quell’occasione saranno resi più ricchi di verde, sono in piena ripartenza.
Il 6 luglio, lo studio Cushman & Wakefield con My Traffic ha confermato la sensazione di un ritorno dei visitatori sul famoso viale parigino. I partner si sono proposti di mettere sotto la loro lente d’ingrandimento l'evoluzione dell'attrattività dei principali assi viari di sette città chiave d’Europa: Londra, Berlino, Madrid, Roma, Bruxelles, Amsterdam e Parigi.

E la Ville Lumière emerge come vincitrice di questa analisi. “Tra maggio 2021 e giugno 2022, il passaggio medio mensile davanti a un negozio è più che raddoppiato: ogni mese, 880.000 pedoni passano davanti a un negozio in strada”, specifica lo studio. “Tra maggio 2020 e giugno 2021, questa cifra è stata di 435.000 unità. I primi due mesi del 2022 hanno mostrato addirittura un livello di affluenza superiore a quelli del 2020 prima del Covid. Da notare che la crisi dei gilet gialli ha pesato ancora sulle presenze nel viale nel 2019 e all'inizio del 2020”, rileva lo studio.
Le presenze risultano quindi più elevate rispetto allo stesso periodo del 2019 (+23%). Negli ultimi due anni, gli Champs-Elysées hanno dovuto subire un'ondata di partenze, in particolare di grandi marchi americani, e molti spazi commerciali e persino centri commerciali sono ancora in costruzione.

Tuttavia, anche con un tasso di disponibilità sul viale del 22,4% secondo Cushman & Wakefield, il suo potenziale, con 30 milioni di turisti all'anno, fa sì che non ci sia una moderazione degli affitti. In media, le location premium sono affittate a 16.350 euro al metro quadrato all'anno sull'arteria viaria più emblematica di Parigi.
Se i marchi di prêt-à-porter e prodotti di bellezza di fascia media sembrano dover abbandonare le loro pretese sul viale, i progetti delle case di lusso sono davvero tanti, così come quelli degli attori dell’altissimo di gamma e dei colossi dello sport e del lifestyle Adidas e Nike, con i loro immensi flagship in vista per il 2024.
Cushman & Wakefield specifica che “diversi pure player asiatici del settore della mobilità elettrica stanno mostrando interesse per il viale”. Dopo che molte case automobilistiche hanno abbandonato l'asse parigino qualche anno fa, la rivoluzione elettrica potrebbe così dare un altro tono ai Campi Elisi.

Al di là del “match” tra i diversi assi commerciali, lo studio mostra soprattutto un ritorno delle presenze, e in particolare dei turisti, a livello europeo. Così, se gli Champs-Elysées hanno più che raddoppiato il numero di visitatori, la Leidsestraat di Amsterdam ha segnato un +55%, Via del Corso a Roma +49%, la Gran Via di Madrid +44%, Kurfürstendamm a Berlino (che era in testa l’anno scorso, perché aveva mantenuto le presenze grazie ai clienti tedeschi) +31%, Oxford Street +31%. Solo rue Neuve a Bruxelles mostra una crescita limitata al 3%.
“I visitatori stanno tornando in Europa, con la notevole eccezione dei turisti provenienti dall'Asia e dalla Russia. Dopo un 2020 molto difficile, è giunto il momento della stabilità, prima di un rimbalzo previsto per il prossimo anno. L'eccezionale visibilità di queste grandi arterie e la loro qualità commerciale continueranno ad attrarre turisti da tutto il mondo”, spiega Christian Dubois, direttore della divisione commerciale di Cushman & Wakefield.

Si tratta quindi di un anno di transizione per questi grandi assi commerciali, con un'accelerazione degli afflussi osservata dall'inizio del 2022 ad Amsterdam, Roma e Londra. A parte Parigi, la partecipazione non è ancora tornata ai livelli pre-crisi. Cushman & Wakefield riscontra che su tutte queste arterie viarie si stanno aprendo o sono in programma inaugurazioni di flagship, come Ikea a Londra o Uniqlo a Madrid. Di conseguenza, gli affitti, che erano diminuiti drasticamente l'anno scorso, tra il 5% e il 20% a seconda delle città, si stanno stabilizzando.
In questo contesto, il fatto che gli Champs-Elysées siano così dinamici si rivela anche un investimento importante per i marchi. Infatti, secondo lo studio, la rendita media è molto più alta lì che negli altri assi viari analizzati. L'affitto per Oxford Street (Londra) risulta essere di 7.000 sterline al metro quadrato all'anno, quello di Via del Corso (Roma) 5.000 euro, la Gran Via (Madrid) e Kurfürstendamm (Berlino) si attestano a 2.700 euro e la rue Neuve di Bruxelles a 1.550 euro al mq. Con un'osservazione: sulla maggior parte delle vie, il lusso occupa posizioni dominanti.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.