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Ansa
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Pubblicato il
17 apr 2009
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Audrey Tautou: ecco la mia Coco Chanel
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17 apr 2009
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Foto di Coco Chanel, la creatrice di haute couture, nel 1944 a Parigi - Foto: AFP |
PARIGI, 17 APR - "Per essere nominati all'Oscar bisogna lavorare molto, sapersi vendere. Ed io no, non sono proprio brava a vendermi". Sigaretta tra le dita, jeans e scarpe Repetto, Audrey Tautou ha gli occhi vivaci di una ragazzina sfrontata e determinata. A 32 anni, la bruna e frizzante attrice è la giovane Coco Chanel della regista francese Anne Fontaine.
Il film più atteso della stagione, "Coco avant Chanel", esce in Francia il 22 aprile (sarà in Italia a fine maggio) e - secondo prime ipotesi - si contende la partecipazione a Cannes con l'altro film dedicato a Chanel, "Coco & Igor" di Jan Kounen. "Il momento più difficile è stato l'inizio - racconta la Tautou ai giornalisti - quando la personalità della protagonista non era ancora ben definita. Poi, mano a mano che lei prendeva fiducia in se stessa anche io mi sentivo più sicura".
Corpo sottile, capelli e occhi scuri, viso minuto, l'attrice ha potuto contare su una straordinaria somiglianza fisica con la grande stilista. Senza di lei la regista avrebbe persino rinunciato al film. Ma "con Anne è stato facile - dice - ho condiviso subito la sua idea di raccontare solo la giovinezza di Coco Chanel e di evitare trasformazioni fisiche". "Coco avant Chanel" racconta gli anni meno noti della vita di quella che diventerà la più grande stilista del '900, colei che invento' la donna moderna: da ragazzina cresciuta in orfanotrofio ad aspirante cantante di cabaret, da mantenuta nel castello di un ricco festaiolo ad innamorata dal cuore infranto che non si sposerà mai.
"Penso che le persone conoscano soprattutto il mito - continua - ma spero che dopo il film si interesseranno anche alla donna". Il sorriso di Audrey ha incantato la Francia passando per Montmartre. Essere l'Amelie di Jean-Pierre Jeunet è stato per lei un po' il passaporto per la celebrità: "quel film mi ha dato più occasioni sul lavoro e maggiori possibilità di essere scelta". Il successo però, dice, non ha cambiato la sua vita: "ho dovuto solo imparare a rendermi invisibile. Mi nascondo dietro occhiali scuri e non prendo più la metro". Per il resto continua a dipingere e a disegnare, le piace viaggiare e incontrare gente.
"Ma non sono una persona mondana" precisa, accendendosi un'altra sigaretta: "prima del film stavo provando a smettere". La moda le interessa "abbastanza", nel suo guardaroba ci sono alcuni modelli Chanel, va a fare shopping nei grandi magazzini di Parigi e nelle boutique del Marais, ma non ha marche precise. Nel suo futuro immediato c'é un nuovo set, da giugno (ma non vuole dire di più) e poi ancora Chanel questa volta come testimonial del nuovo spot, già girato dallo stesso Jeunet, per il profumo N° 5: "dovevo fare la donna libera, moderna, indipendente.
Mescolare un po' di Chanel e un po' di me. Non è stato difficile. Ho fatto solo il mio lavoro". E per il suo lavoro è aperta ad "accettare tutte le sfide", ma mai una volta ha pensato di lasciare Parigi per Hollywood: "oh no, Hollywood no - ride - sarei costretta a rifarmi i seni!".
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