APCOM
4 feb 2015
Atteso il debutto di Banzai in Borsa
APCOM
4 feb 2015
E' atteso per il 16 febbraio 2015 il debutto di Banzai in Borsa, al segmento Star. La data indicativa è stata resa nota durante la conferenza stampa di presentazione dell'Ipo del principale operatore nazionale sul mercato italiano dell'e-commerce e leader nell'editoria verticale online in Italia, che intende spingere sulla crescita pur senza fare grandi acquisizioni.
Il collocamento, che ha preso il via il 2 febbraio scorso per concludersi l'11 ed è interamente destinato agli investitori istituzionali, porterà in piazza Affari fino al 39,4% del capitale di Banzai (fino al 45,3% se verrà anche interamente esercitata l'opzione di greenshoe). L'operazione ha per oggetto un massimo di 16 milioni di azioni ordinarie Banzai: 8 milioni di azioni derivanti da un aumento di capitale fino alla raccolta di 50 milioni di euro e altri 8 milioni massimi messe in vendita dagli attuali azionisti.
Come ha spiegato il presidente e AD, nonchè fondatore della società Paolo Ainio (uno dei pionieri di Internet in Italia, fondatore tra l'altro di Matrix, dove è nato Virgilio) i mezzi freschi che verranno raccolti saranno così impiegati: "il 40% circa dei 50 milioni dell'aumento di capitale serviranno per spingere sulla leva della crescita, il 20-25% per migliorare i servizi ai clienti anche attraverso i punti Pick&Pay e il 20-25% in tecnologia. Non prevediamo acquisizioni importanti, mentre continueremo con le piccole acquisizioni".
Nel periodo 2011-2013, i ricavi del gruppo sono cresciuti da 109,4 a 153 milioni di euro, mentre l'Ebitda è passato da un negativo di 82 mila euro a un positivo di 2,4 milioni. I tre esercizio si sono chiusi tutti in rosso e senza distribuzione di dividendi anche per via di una intensa politica di investimenti. Nei primi 9 mesi del 2014, il gruppo Banzai ha raggiunto ricavi complessivi pari a 120,3 milioni di euro (+21% sullo stesso periodo 2013), con un Ebitda salito a 1,2 milioni (da 0,2 milioni) e una perdita attestatasi a -2,5 milioni. Nello stesso periodo, il gruppo ha effettuato investimenti per 6,3 milioni.
Alla domanda se anche i prossimi esercizi siano previsti in perdita, Ainio ha replicato: "Abbiamo sempre mantenuto un livello di perdite su fatturato sotto controllo. Abbiamo privilegiato la spinta sulla crescita e questo comporterà ancora per un pò di tempo il fatto di non fare utili. Per il momento non c'è una stima sui tempi del break-even". Difficile dunque fare previsioni anche su eventuali futuri dividendi: al riguardo, il prospetto informativo per l'Ipo riporta che l'emittente "non ha definito una politica di distribuzione dei dividendi".
Il gruppo Banzai opera principalmente nel settore dell`e-Commerce, attraverso la controllata Banzai Commerce, e nel segmento del Vertical Content con la controllata Banzai Media. I suoi brand principali sono: ePRICE, SaldiPrivati, Pianeta Donna, Pianeta Mamma, My Personal Trainer, Soluzioni di Casa, GialloZafferano, CookAround, Il Post, Liquida, Giornalettismo, Studenti, AndroidWorld, Altervista, SoldiOnline, Zingarate.
Complessivamente, a fine 2014 contava 446 fra dipendenti e collaboratori, di cui 233 impiegati nella divisione Commerce e 191 nella divisione Vertical Content. Il modello di business è cratterizzato, oltre che dalle consegne a domicilio tipiche degli shop online, anche da punti fisici per il ritiro degli articoli acquistati (Locker), servizi premium e info-commerce. L'infrastruttura logistica (Pick&Pay) è un network di 63 punti fisici localizzati in 49 provincie italiane.
In caso di integrale sottoscrizione delle azioni oggetto del collocamento istituzionale, l'azionariato di Banzai risulterà così composto: Arepo BZ (società indirettamente controllata da Sator Private Equity Fund) al 12,92%; Paolo Ainio al 21,45%; i 17 manager della società complessivamente al 9,34% e altri azionisti complessivamente 16,89% del capitale. Il mercato deterrà il 39,4%.
Attualmente, l'azionariato risulta così composto: 27,6% Paolo Ainio; 26,4% Arepo BZ (Sator Private Equity Fund); 5,6% Vis Value Partecipazioni; 5,3% Micheli Associati; 13,9% management del gruppo; 21,2% altri azionisti (tra i tanti, che hanno peraltro dato disponibilità alla vendita di azioni nell'ambito del collocamento, figurano anche Lorenzo Pellicioli, Giovanni Boroli, Gad Lerner, il gruppo Abele Onlus).
Fonte: APCOM