Pubblicato il
8 giu 2011
8 giu 2011
Asos punta alla Cina
Pubblicato il
8 giu 2011
8 giu 2011
Dopo un esercizio 2010/2011 andato molto bene, Asos ha mantenuto il suo obiettivo di superare nel 2015 il limite del miliardo di sterline di giro d'affari (1,1 miliardi di euro). Per arrivarci, il sito web britannico di e-commerce prosegue con la sua espansione internazionale.
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Dopo gli Stati Uniti, la Germania e la Francia, Nick Robertson ha precisato alla stampa anglosassone che, per l'ingresso sul mercato cinese, la questione non era se, ma quando. "Il nostro programma d'espansione internazionale è seguito alla lettera, con vendite in aumento del 142% l'anno scorso. Prevediamo poi il lancio nel corso dell'esercizio attuale di tre nuovi siti", commenta il dirigente.
Bisogna dire che Asos sta ottenendo una crescita a dir poco entusiasmante. Nel corso del suo ultimo esercizio, chiuso il 31 marzo, la piattaforma di e-commerce britannica ha visto crescere il suo fatturato (vendite retail, pubblicità...) del 52%, a 379 milioni di euro (339 milioni di sterline, ndr). Le vendite al dettaglio totali sono aumentate del 58%, a 362 milioni. Quelle fatte registrare a livello internazionale hanno fatto un salto in alto addirittura del 142%, attestandosi a 156 milioni.
Anche se il primo sito straniero non è stato aperto che nel 2010, Asos anche prima consegnava già nella maggior parte dei Paesi del globo e faceva registrare dei begli ordini provenienti dalla Russia, dall'Australia e dall'Asia. In Europa, le vendite annuali sono cresciute dell'86%, a 81 milioni. In ragione dei costi eccezionali sostenuti nelle logistica, l'utile prima delle imposte e calato del 23%, a più di 16 milioni.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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