Asos, nuovo proprietario di Topshop, registra un +24% di vendite nel primo semestre
Poche settimane dopo l'annuncio dell'acquisizione di una parte delle attività del gruppo Arcadia, tra le quali il brand Topshop, il retailer online britannico Asos pubblica i suoi risultati dei primi sei mesi d’esercizio, conclusosi a fine febbraio. Il colosso della moda online mostra nel periodo un giro d’affari in aumento del 24% (25% esclusi gli effetti dei cambi), a 1,976 miliardi di sterline (2,28 miliardi di euro).

La percentuale di margine lordo, in compenso, passa dal 47% del primo semestre dell’ultimo esercizio al 45% di quest’anno, in ragione dell’incremento dei costi di trasporto causato dalla pandemia di Covid-19 e dalle fluttuazioni dei tassi di cambio.
Tuttavia, l’Ebitda adjusted è cresciuto in maniera spettacolare, gudagnando il 90%, a 180,8 milioni di sterline (208,68 milioni di euro). L’utile ante imposte rettificato (esclusa l’acquisizione dei marchi di Topshop) fa un balzo del +275%, a 112,9 milioni di sterline (130,31 milioni di euro).
La base di clienti attivi di Asos è salita di 1,5 milioni di utilizzatori in sei mesi, arrivando ormai a quasi 25 milioni di persone. Questi nuovi clienti sono riusciti a compensare il calo degli acquisti dei suoi clienti fedeli, che hanno comprato meno articoli nuovi del solito in assenza di eventi sociali.
Asos può inoltre vantarsi di aver realizzato “performance eccezionali nel Regno Unito, con una crescita delle vendite del 39%, e anche un bell’incremento all’estero”. In Europa, le vendite salgono del 18%, contro il 16% negli Stati Uniti e il 16% nel resto del mondo.
Sul versnte dei prodotti, la categoria cura del viso e del corpo ha guadagnato il 114%, contro il 95% dell’activewear e il 69% dei vestiti casual.
Questo semestre si preannuncia determinante per Asos, a seguito della recente acquisizione di alcuni marchi del gruppo Arcadia. Dall’acquisto di Topshop, Topman, Miss Selfridge e HIIT, “è già stata raggiunta una tappa significativa nella ripresa del traffico verso i siti web di questi marchi. Nel giorno stesso del nuovo rilancio per i clienti, il traffico è aumentato del 226%, il che ha determinato buoni risultati di vendita a tutte [le etichette]”.

Stanno performndo bene anche i marchi di proprietà del gigante della Rete. Il cambiamento nel comportamento dei consumatori ha per esempio consentito ad Asos 4505 di continuare a svilupparsi capitalizzando sull’activewear, il che ha dato luogo a una crescita del 68%. “Lo sportswear resta strategico per il futuro, e l’aggiunta di HIIT al nostro portafoglio alimenterà la progressione di questa categoria”, dichiara la società.
Da notare anche come la label Collusion “sia passata nella Top 3 dei marchi di abbigliamento donna sulla piattaforma di Asos e continui a mostrare prestazioni eccezionali, con una crescita del 93%”.
Reclaimed Vintage è invece salito del 92%. Il colosso britannico delle vendite online ha anche lanciato As You, una linea di articoli a basso prezzo, “prodotti a tempo di record per darci una flessibilità ottimale”. Dal suo lancio, la collezione è passata da 120 a 600 referenze, con 200.000 unità vendute, la maggioranza delle quali sono dei top in jersey e dei pantaloni casual.
Infine, 120 nuovi marchi sono ora distribuiti sulla piattaforma.
Per quanto riguarda le previsioni a breve termine della società, la prudenza rimane di rigore, visto il contesto economico, il quale, anche nell’anno in corso e nei prossimi anni, resta “incerto”. Asos precisa ancora che: “Risulta impossibile sapere quando le restrizioni verranno rimosse e se ci potranno essere altri picchi nel Covid-19”.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.