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Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
19 ott 2022
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Asos, in perdita, annuncia un piano per tornare a crescere

Versione italiana di
Laura Galbiati
Pubblicato il
19 ott 2022

L’e-tailer britannico Asos ha annunciato di aver registrato delle perdite nell’esercizio fiscale 2021/22, terminato il 31 agosto, ma assicura di avere un piano ambizioso per rilanciare la sua crescita.


Asos


L’azienda ha dichiarato in un comunicato che "i risultati sono stati in linea con le aspettative e le azioni sono risalite dopo essere scese all'inizio della settimana”. La società ha visto una crescita della base di clienti attivi e della frequenza degli ordini (+5%). La forte performance di Topshop (+105%) ha rafforzato i ricavi nel Regno Unito, negli Stati Uniti e nella UE.
 
Il giro d’affari del gruppo è cresciuto solo dell'1% a 3,936 miliardi di sterline (+2% a cambi costanti), ovvero 4,53 miliardi di euro. Il margine lordo è sceso dal 45,4% al 43,6% e il gruppo ha registrato una perdita operativa di 9,8 milioni di sterline, a fronte di un utile di 190,1 milioni di sterline nell’anno fiscale precedente.

L'utile ante imposte rettificato è crollato del 98% a 22 milioni di sterline (25,3 milioni di euro) e la perdita dichiarata è stata di 31,9 milioni di sterline, rispetto all'utile netto di 177,1 milioni di sterline dell'anno precedente.
 
Il secondo semestre dell'anno è stato "più difficile del previsto", in quanto l'inflazione ha portato a un indebolimento della fiducia dei consumatori.
 
Crescita europea
 
Nel Regno Unito il fatturato è cresciuto del 7% a i 1,762 miliardi di sterline, nonostante un rallentamento dovuto all'inflazione. Negli Stati Uniti, è aumentato del 10% a 531,4 milioni di sterline, trainato da Topshop e Topman, dall’espansione del wholesale e da un'"offerta più pertinente a livello locale".
 
Il giro d’affari in Europa è aumentato del 2% a 1,17 miliardi di sterline, con l'inflazione che ha avuto il suo impatto, ha precisato il gruppo. I clienti in Germania sono sembrati i più esposti al fenomeno, mentre la domanda dei consumatori in Francia ha risentito del ritorno ai negozi fisici. Asos ha anche precisato che i mercati del Nord Europa utilizzano sempre più metodi di pagamento BNPL (buy now, pay later).
 
Le vendite nel resto del mondo (Russia esclusa) sono diminuite del 9% a 472,3 milioni di sterline. Ma nel secondo semestre le performance sono migliorate in Australia e Arabia Saudita. Includendo la Russia, il fatturato del "resto del mondo" è diminuito del 20%.
 
Cambiamenti annunciati... ma ancora da precisare
 
L'attività è rimasta volatile all'inizio dell'anno fiscale 2023, ma settembre ha mostrato "un leggero miglioramento" mese su mese. Ciò significa che è "molto difficile prevedere l'andamento della domanda dei consumatori per il prossimo anno", spiega il management nella sua comunicazione.
 
La società ha affermato che il suo nuovo CEO, José Antonio Ramos Calamonte, si sta occupando “di una diagnosi dei problemi che Asos sta affrontando". Non ha usato mezzi termini e ha dichiarato che tali problemi includono "operazioni internazionali che hanno ritardato le aspettative di ritorno sugli investimenti, in particolare negli Stati Uniti; la necessità di rivedere e rinnovare l'acquisizione dei clienti e il modello commerciale; una catena di approvvigionamento diventata inefficiente; [e] la necessità di sfruttare meglio i dati e le innovazioni digitali per coinvolgere con successo il cliente".
 
In prospettiva grandi sfide, e cambiamenti. Asos ha dichiarato che nei prossimi dodici mesi implementerà delle azioni chiave. Intende infatti rivedere il suo modello operativo, i suoi investimenti di marketing, l'allocazione del suo capitale e delle sue risorse e la sua presenza nelle diverse aree geografiche, ma anche i canali di acquisizione dei clienti e le capacità digitali.
 
La società ha anche dichiarato di aver concordato una flessibilità finanziaria supplementare attraverso accordi bancari rinegoziati, con oltre 650 milioni di sterline di liquidità impegnate alla fine dell'anno.
 
A livello internazionale, José Antonio Ramos Calamonte ha dichiarato: "Negli ultimi anni, la ricerca di una crescita ha portato Asos a diventare eccessivamente capitalistica, eccessivamente complessa e troppo sollecitata a livello mondiale, il che ha portato a una mancata crescita nei suoi principali mercati internazionali, che sono gli Stati Uniti, la Francia e la Germania".
 
Tuttavia, dovrebbe presto esserci "un ciclo di acquisto più breve con una velocità di immissione sul mercato migliorata, che consenta un'offerta per i clienti più pertinente e personalizzata", ha assicurato la direzione.

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