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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
16 ott 2019
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Asos: il fatturato annuale cresce, ma gli utili calano

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
16 ott 2019

Mercoledì, Asos ha nuovamente annunciato una crescita invidiabile delle vendite durante l'ultimo anno fiscale, chiuso il 31 agosto. Ma siccome i risultati sono meno spettacolari dei precedenti esercizi, non hanno ricevuto l’abituale accoglienza. E il calo dei profitti ha anche portato un’ombra di preoccupazione sulle previsioni future — altrimenti ottimiste — stimate dal colosso britannico dell’e-commerce.

Asos


L'utile ante imposte è infatti diminuito del 68%, a 33,1 milioni di sterline (38,2 milioni di euro), mentre l’utile finale ha raggiunto i 24,6 milioni di sterline (28,4 milioni di euro), contro gli 82,4 milioni di sterline (95,1 milioni di euro) dell’esercizio precedente.
 
Il fatturato del gruppo è aumentato "solo" del 13%, o del 12% escluso l'impatto dei cambi, a 2,733 miliardi di sterline (3,155 miliardi di euro), e le vendite dirette sono aumentate della madesima proporzione, per raggiungere i 2,657 miliardi di sterline (3,068 miliardi di euro). Le vendite nel Regno Unito sono salite del 15%, a 993,4 milioni di sterline, e le vendite estere sono cresciute dell’11% (10% non tenendo conto dell’incidenza dei cambi), a 1,664 miliardi di sterline. Nel dettaglio, la progressione è del 12% nell’Unione Europea, del 9% negli Stati Uniti e del 12% nel resto del mondo.

L'azienda sta visibilmente maturando e continua a investire nei suoi piani di espansione, dunque le risulta più difficile raggiungere tassi di crescita spettacolari come in passato, anche se il numero totale di ordini è aumentato del 14% l'anno scorso, raggiungendo i 72,3 milioni.
 
Dovremo aspettarci risultati ancora più moderati in futuro? È molto probabile. Ma i suoi investimenti sembrano dare frutti e Asos afferma di aver terminato l’esercizio in bellezza, con una crescita di fatturato del 15% nel quarto trimestre e un aumento del 20% del numero di visite sul proprio sito. La società aveva palesemente riscontrato problemi su diversi mercati all'inizio dell’esercizio, che verso la fine è stato però segnato da miglioramenti quasi generalizzati.
 
Problemi logistici
 
Un miglioramento dovuto alla risoluzione di importanti problemi di automazione e meccanizzazione all’interno del centro logistico europeo di Asos, problematiche che avevano seriamente ostacolato la sua capacità di evadere gli ordini, mentre il “riequilibrio dei prodotti e la costituzione di scorte” negli USA stanno anch’essi sperimentando delle “buone crescite”.
 
Nell’insieme, Asos non ha nulla di cui preoccuparsi, poiché il 60% delle sue entrate proviene oramai dalle attività internazionali. Un esempio di questo enorme potenziale all’estero? La Svezia e i Paesi Bassi hanno messo a segno delle performance eccezionali dopo il lancio dei siti Web nelle lingue locali. Inoltre, Asos ha appena lanciato siti tradotti in Danimarca e Polonia. E nonostante i problemi logistici sul mercato statunitense, la società dispone ancora di un “margine di crescita importante”, indica il CEO Nick Beighton in un comunicato, perché i clienti americani hanno “reagito bene” alla sua offerta di pagamento rateale proposta tramite la società svedese Klarna.
 
Per raggiungere gli obiettivi che si è prefisso per l’esercizio 2020, Asos ha ristrutturato il team direttivo e creerà persino nuove posizioni, inclusa quella di capo della crescita, di direttore commerciale, di direttore delle risorse umane e di direttore della strategia, che lavoreranno al fianco del CEO, del direttore finanziario, del direttore informatico e del Chief Operating Officer.
 
Asos ha anche lavorato duramente sulla propria offerta di prodotti. La sua ultima collezione unisex, "Collusion", ha ottenuto un “grande successo”, venendo cercata 2 milioni di volte sul Web. Il retailer online ha anche sperimentato una solida crescita nel settore dell'abbigliamento sportivo, soprattutto con la linea Asos 4505, e sta preparando “dei piani strategici di crescita per la prossima stagione”. Inoltre, anche l’offerta "Asos Design" è cresciuta bene, grazie alla sua buona identificazione sulla piattaforma: ha rappresentato il 40% dell'offerta di prodotti nel quarto trimestre, contro il 36% del primo semestre.
 
Nel ready-to-wear femminile, la performance ottenuta dagli abiti è stata importante, soprattutto quelli che presentavano degli stampati animalier, dei ricami o che erano fatti di satin. Le linee esclusive Asos Design Luxe e Modest Fashion, si sono comportate “molto bene”. La collezione di Modest Fashion “è piaciuta ai nostri clienti, in particolare nel Regno Unito, in Germania e negli Stati Uniti, registrando forti vendite”.
 
Infine, nel prêt-à-porter maschile, Asos Design è cresciuto in doppia cifra nel secondo semestre, contro il “solo” 1% del primo semestre. I colori fluo e gli abiti da lavoro — soprattutto il pantalone cargo — hanno trainato le vendite verso l’alto. E Asos nota un miglioramento della categoria "tailoring", che tendeva a ristagnare all'inizio dell'esercizio.

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