Ansa
2 nov 2015
Arriva la sindrome delle make-up hoarder
Ansa
2 nov 2015
Almeno tre blush tra il rosa e l'albicocca, che illuminano il viso. Ma anche un paio più sul prugna, che quest'inverno sarà un must. L'ombretto verde, che sta bene un po' a tutte le ore, versione glitter (almeno due), matte (uno per sfumatura), ma anche in matitone, che si fa prima a stenderlo. Palette? Non sono mai abbastanza, come i rimmel: volumizzante, allungante, rimpolpante, alle vitamine, effetto seta o ciglia finte. Due di ognuno. Matite, mai lesinare, soprattutto su quelle nere, ma avete visto i nuovi colori argento? E poi l'eye liner, che non si sa mai ci si svegliasse con un'impellente voglia anni '30 E i rossetti? Per fortuna sono piccoli o servirebbe un comò solo per loro. E le ultime ciprie? E gli smalti? A vederli tutti insieme, così, nell'espositore è stato un attimo comprarne almeno quattro color rosso, anche se sono quasi identici. Tanto, si sa, lo smalto si rovina e prima o poi li useremo.

Se anche solo due di queste frasi vi potrebbero appartenere aprendo il cassetto dei trucchi, sappiate che tutto questa eccitata euforia è una sindrome e ha un nome: siete anche voi delle make-up hoarder, alias accumulatrici seriali di cosmetici. Di certo tra le più chic e glamour delle sindromi (quando non patologica, s'intende), più economica di molte (pensate fossero gioielli!), senza contare che è sempre meglio accumulare lucidalabbra che immondizia e amenità varie come i protagonisti del reality americano ''Sepolti in casa''.
Ma attenzione perché quella delle make-up hoarder pare sia una delle manie più in crescita degli ultimi anni. Complice, almeno all'inizio, anche la crisi economica con i rossetti e smalti a un euro o poco più esposti alla cassa dei supermercati e diventati il ''regalo'' quotidiano (e ancora accessibile) di milioni di casalinghe. Il resto lo hanno fatto la naturale voglia di sentirsi belle, un po' di insicurezza tutta femminile, il dilagare dei tutorial di trucco e una personale attitudine allo shopping compulsivo.
Così, un giorno dopo l'altro, ecco che ci si ritrova con l'intera gamma di fondotinta in vendita nei department store, ben prima di finirne almeno uno. Il tutto mentre, assicurano anche i più grandi make up artist, a una donna per apparire curata basterebbero anche solo tre prodotti alla volta.
Attenzione, però, perché lasciarsi travolgere dall'ossessione del ''più è meglio'' non sempre finisce bene come per la protagonista di ''I love shopping'', convinta che ''quando compri il mondo diventa migliore''. Al contrario, i rischi sono dietro l'angolo. Innanzitutto per il portafogli, ma anche per la salute, perché ogni prodotto di beauty, dalle creme al make up, proprio come il cibo o le medicine ha una scadenza ben visibile (è il simbolo del barattolino aperto): mediamente 3-6 mesi per il mascara, 6-12 per il blush, un anno per ombretti e matite per occhi, 18 mesi per rossetti e fondotinta, fino a due anni per alcune ciprie.
Una volta iniziata una confezione, meglio finirla in tempo o il rischio di allergie e irritazioni aumenta. Il guaio, certo, è che i prodotti di beauty e cosmesi ormai si trovano dappertutto e la tentazione diventa sempre più forte. Ma a conferma (e salvezza) del trend, in profumeria e farmacia debuttano sempre più spesso nuove campagne di ''rottamazione'': in cambio di tubetti ormai scaduti si guadagnano sconti sull'acquisto di prodotti delle nuove linee. In alternativa, va molto programmare una propria ''campagna smaltimento prodotti''. Ovvero, da sole o anche ''accompagnate'' da una delle guru del make up on line, si sceglie un numero di prodotti da utilizzare quotidianamente o con più frequenza, ripromettendosi di non comprarne di nuovi prima di aver terminato i ''prescelti''. Un metodo che funziona, almeno a giudicare dai milioni di visualizzazioni dei tutorial dedicati. E poi, come suggerivano le nonne, provate a mettere da parte quanto ''risparmiato'' ogni volta che rinunciate a un nuovo acquisto. Alla fine della stagione sorprenderete voi stesse.
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