Pubblicato il
28 set 2008
28 set 2008
Arriva l'ora del rallentamento per gli orologi svizzeri
Pubblicato il
28 set 2008
28 set 2008
ZURIGO - L'industria e il commercio degli orologi svizzeri, che ha già subito un rallentamento nel 2008 a causa dei mercati emergenti, non prevede miglioramenti per l’anno a venire.
![]() Piaget collezione Black Tie 2008 |
Il 2009 si annuncia, infatti, ancora destinato al rallentamento del settore, nel quale si prevede un tasso di crescita ad una sola cifra, in calo rispetto al 2008 e al 2007, ove si registrava una progressione rispettivamente del 10 e del 16%.
René Weber, analista presso la Banca svizzera Vontobel, sostiene che il tasso di crescita per il 2009 si aggirerà intorno al 5% in franchi svizzeri.
La crisi finanziaria e i mercati emergenti non aiutano certamente il settore ad avanzare ma, secondo una parte degli analisti, la categoria dell’orologeria di lusso non dovrebbe risentire del momento di recessione poiché non avrà difficoltà a mantenere i suoi prezzi agli stessi livelli.
Il gruppo ginevrino del lusso Richemont, con marche quali Piaget, Constantin Vacheron, Lange & Soehne et Jaeger-LeCoultre, sembra essere dunque al riparo, così come Swatch, coi suoi brand Breguet et Blancpain. LVMH e PPR sarebbero, invece, più esposti alla crisi perché i loro marchi TAG Heuer e Gucci si posizionano in una categoria inferiore.
La fascia più “a rischio” sarebbe quella degli orologi che costano trai 200 e i 3000 franchi svizzeri (meno di 1900 euro).
Infatti, durante l'estate le esportazioni di orologi svizzeri sono aumentate del 6,3% e la crescita è stata pari al 14,7% per gli orologi da più di 3000 franchi (1900 euro).
Di Elena Passeri (Fonte: Reuters)
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