Roma, 7 genn. - (Adnkronos) - Per capire quanto è inquinata l'aria che respiriamo nasce Climate Dress, l’abito da sera che registra i livelli di Co2 in un dato luogo e visualizza i dati in tempo reale con uno sfarfallio di luce. Accanto ad abiti sostenibili in fibre naturali e ad accessori in materiali riciclati e riciclabili, dunque, sulle passerelle spuntano anche connubi hi-tech, segno di una nuova tendenza che come tutti i settori sembra decisa a dirigersi verso l'ecologico.

L’abito è stato ideato dalla società di design danese Diffus in collaborazione con l’Alexandra Institute, la Danish Design School e la Forster Rohner. Il ricamo anteriore è costituito da centinaia di piccoli Led che rispondono alla concentrazione di gas a effetto serra nell’atmosfera semplicemente splendendo.

A rendere possibile tutto ciò un microprocessore Arduino Lilypad, ossia una scheda di controllo miniaturizzata progettata per essere indossata, e un rilevatore di anidride carbonica che interagiscono con le luci tramite un filato conduttivo. In base ai livelli di emissioni di anidride carbonica nell’aria il ricamo crea di conseguenza diversi schemi di luce che variano da pulsazioni di luce lente, a regolari, fino a quelle brevi e frenetiche segno di un’aria decisamente 'satura'.

Ma non è questo l'unico esperimento della moda nel campo della sostenibilità. Anche Cute Circuité, famoso designer e stilista internazionale, ha inventato il Galaxy Dress. Si tratta di un vero e proprio display da indossare costituito da 24 mila Led colorati alimentati da un paio di batterie per iPod. Il circuito stesso è ricamato a mano su uno strato di seta con uno spessore di 2 millimetri. Oltre ai Led colorati sono stati cuciti sul vestito anche 4 mila cristalli Swarovski che faranno brillare il vestito anche nel caso in cui i Led dovessero spegnersi; il vestito infatti ha un’autonomia di 30 minuti.