Armani svela Recycled Emporio Armani e suggerisce di assumere il Principe Harry come modello
In un frizzante sabato mattina della stagione di sfilate per la moda uomo a Milano, Giorgio Armani ha presentato il suo ultimo concept R–EA, o Recycled Emporio Armani, una capsule collection tutta incentrata sulla rigenerazione.
Re Giorgio era in uno stato d’animo esuberante, tanto da arrivare perfino a scherzare sulla cosiddetta “Megxit”. Visto che Harry d’Inghilterra e la moglie Maghan Markle hanno dichiarato di voler abbandonare la vita di corte nella ‘gabbia’ di Buckingham Palace e di voler lavorare, Armani ha detto che sta pensando di impiegare il Principe Harry come modello.
“Sapete, ora le cose sono cambiate, ho pensato che forse potremmo fare una campagna pubblicitaria su misura con il principe…. Questo è uno scoop”, ha scherzato Armani.
Quindici minuti prima, in passerella, uno squadrone di modelli in outfit sportivi neri ed ecrù griffati R-EA hanno rappresentato il punto culminante della parte conclusiva dell’ultimo défilé dello stilista piacentino per Emporio Armani, messo in scena nel suo spazio espositivo personalizzato nella zona sud di Milano.
“È una promozione per tutta la Terra”, ha commentato il veterano designer, ritrovandosi nel dopo show per parlare con i rappresentanti dei mass media italiani.
Realizzata in lane e denim rigenerati o cotoni organici, R-EA ha mostrato giacconi peacoat in tela rigida, giubbotti con cappucci, eleganti parka imbottiti da sopravvissuti e felpe trapuntate. Tutti i modelli sfilavano indossando dei moon boot o portando enormi borse, anch’esse trapuntate, grandi un metro quadrato. Praticamente ogni look era rifinito con dettagli e scritte ecrù. Su molti capi si leggeva “I Am Saying Yes to Recycling” (“Dico sì al riciclo”).
In quello che è stato uno degli show più forti di Emporio nell’abbigliamento maschile da diversi anni a questa parte, Giorgio si è concentrato su uno dei suoi elementi distintivi: il disegno a spina di pesce. Armani ha incorporato lo zig-zag in eccellenti giacche da aeronautica di montone rosse e nere, in blazer tagliati con precisione, e in abiti sgargianti. Inoltre, ha mandato in passerella tutti i tipi più eleganti possibili di abiti e cappotti a quadretti in tessuto Principe di Galles, alcuni rifiniti con mini elementi di metallo, “per iniettare un tocco di modernità”, ha osservato Armani.
A metà sfilata, mentre la colonna sonora scivolava nel funk galattico di Robbie Akbal & Ay Sarita che cantavano il brano “Fanaya”, Armani è entrato in modalità Era Spaziale. Un mood trascinato da boleri di nylon imbottiti molto cool con enormi revers, o da piumini imbrattati che facevano pensare all’Espressionismo Astratto, ideali per aristocratici di pianeti alieni.
Prima che la collezione, stranamente chiamata “The Man in the Magnifying Glass” (“L'uomo nella lente d'ingrandimento”), culminasse con il debutto di R-EA. E con la battuta di Armani sulla Megxit monarchica.
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