Armani Privé: “Il conformista” in versione alta moda
Per la sua ultima collezione d’alta moda, quella dell’etichetta Armani Privé per la Primavera-Estate 2019, Giorgio Armani è tornato agli anni ’30 del Novecento e all’età dell’oro del movimento Art Decò.

Il leitmotiv della collezione, emerso lungo tutta la sfilata, è stato il film Il Conformista, capolavoro del 1970 del regista poi premio Oscar Bernardo Bertolucci, deceduto l’anno scorso.
Quest’ultimo avrebbe senza dubbio adorato la collezione, sapiente mix di precisione e opulenza, presentata martedì sera fra grandi applausi e gli ori rococò dell'hotel d’Evreux, in place Vendôme.
Il Conformista, storia sensibile di decadenza e tradimento nell'Italia fascista, rappresenta la luna di miele dei protagonisti a Parigi, prima di lasciar spazio all'assassinio di un intellettuale contrario al regime - l'ispirazione ideale per questa collezione.
La leggendaria bellezza della direzione artistica del film è riecheggiata nei corsetti e nelle giacche impeccabili del défilé. Combinando con maestria micro paillettes e glitter, i completini, le gonne a matita e le giacche corte risultavano di classe e allo stesso tempo donavano molto alla figura.
Per la sera, bei vestiti seducenti, decorati con motivi geometrici asiatici, o abiti bustier articolati, ricamati con cristalli.
Quasi tutte le modelle indossavano cappellini a campana o sfoggiavano intriganti cuffiette perlate decorate con frange rosso scarlatto e blu. Ancora un’allusione, ma senza alcuna pesantezza o volgarità, ai modelli indossati dalle attrici Stefania Sandrelli e Dominique Sanda nella loro famosa scena di tango, deliziosamente sensuale.

Il materiale chiave dello spettacolo è stata forse la lacca, molto presente nel design dell’Art Decò, un movimento che ha raggiunto il suo apice proprio mentre si svolge l'azione del film di Bernardo Bertolucci. Il materiale (in inglese ‘lacquer’) ha anche dato il nome all’ultimo profumo di Armani, presentato in anteprima dallo stilista piacentino sotto forma di campioncini forniti con l'invito.
Un Giorgio Armani visibilmente felice, vestito con uno smoking di velluto tagliato in modo perfetto, è venuto a salutare in mezzo a prolungati applausi. L'ovazione è stata particolarmente entusiasta nel primo salone, dove Céline Dion e Juliette Binoche erano sedute al fianco di Uma Thurman e di sua figlia Maya Hawke – quest’ultima indossava uno smoking maschile che sembrava preso direttamente da una scena del Conformista, la cui influenza sul fashion design si fa ancora sentire quasi mezzo secolo dopo la sua uscita.
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