Ansa
13 gen 2014
Armani: "La Borsa? Mi stuzzica ma non vado"
Ansa
13 gen 2014
"Ogni volta che qualcuno va in Borsa e bene, viene lo stuzzichino anche a me": così Giorgio Armani, al termine della sfilata della sua linea Emporio, ha commentato la quotazione a Piazza Affari del marchio Moncler.
Precisando però che anche se la Borsa lo invoglia per ora le "bocce sono ferme".
"Le motivazioni per quotarsi sono diverse, la Borsa ti dà una mano per un progetto che con le tue forze non riesci a fronteggiare, chissà cos'ha in mente di fare il patron di Moncler, magari - ha scherzato - un privé, con i miliardi che costa".
Riguardo alla Fondazione, con cui lo stilista ha detto più volte di voler organizzare almeno parte delle sue attività, invece, "la situazione non è proprio a bocce ferme: sto valutando con attenzione varie possibilità, ma - ha spiegato - il tempo che ho non è quello che vorrei, avrei bisogno di più informazioni e vorrei essere rassicurato anche perché sento di fondazioni sotto inchiesta e avendo 80 anni non vorrei lasciare ad altri problematiche che si possono evitare". Con la fondazione comunque "avrei risolto il problema di essere costretto a dire sì - ha concluso - ogni volta che mi chiedono una sponsorizzazione".
Lo scorso novembre Giorgio Armani si è iscritto alla Camera della Moda perché, come lui stesso ha ammesso, si è accorto che la sua "assenza era pesante". Lo ha spiegato lo stesso stilista: "Sono entrato nella Camera, ma - ha scherzato - posso anche uscirne". "Dalla Camera non mi è stato chiesto nulla di particolare, anzi, mi hanno detto che potrebbero anche aiutarmi", ha detto con tono ironico, precisando poi però che "per carità, non si butta via niente".
"Ho conosciuto Jane Reeve (l'AD della Camera, ndr), è tosta, ma avrà le sue gatte da pelare, non abbiamo fatto in tempo a parlare molto, ma le consiglierei - ha spiegato Armani - di fare il suo lavoro in modo molto serio, perché c'è di mezzo non solo il valore delle singole case, ma un'attività prestigiosa perché la moda italiana è seria, fa girare le fabbriche e anche - ha scherzato ancora - qualcos'altro a tanti, perché è alla nostra industria che si deve rivolgere chi vuole un prodotto sano, fatto bene".
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