27 giu 2019
Armadio Verde approda in Francia
27 giu 2019
La piattaforma italiana di ‘recommerce’ Armadio Verde, che fa leva sull’economia circolare, si espande all’estero e sbarca in Francia. L’operazione fa parte di un piano di internazionalizzazione in linea con gli obiettivi di sviluppo dell’azienda in Europa.
Armadio Verde, che conta un team di circa 50 persone, divise tra gli uffici di Milano e il magazzino a Genova, propone online una vasta collezione di abiti e accessori di seconda mano dedicati a uomo, donna e bambino, il cui assortimento è alimentato da capi in ottime condizioni che gli iscritti inviano alla piattaforma, permettendo loro di scegliere nuovi articoli presenti sul sito e condivisi da altri utenti.
La piattaforma, che oggi ricommercializza circa 3.000 abiti al giorno, ha registrato dalla sua nascita una crescita importante sia in termini di iscritti, che oggi hanno superato quota 300.000 con 15.000 utenti attivi, sia di articoli disponibili, ma anche di giro d’affari, cresciuto di quattro volte anno su anno in ogni esercizio sin dalla sua fondazione. E il 2018 non ha fatto eccezione a questa crescita esponenziale, anche se, contattata da FashionNetwork.com, Armadio Verde ha preferito non indicare la cifra precisa del proprio fatturato. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo offline, Armadio Verde approdò online nel 2015 con la linea bambino, che venne seguita nel 2018 dalla collezione donna e in questo 2019 da quella uomo.
“Negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede il second hand anche in settori diversi dall'abbigliamento, come l’automotive”, commenta Eleonora Dellera, co-fondatrice e Communication & Brand Manager di Armadio Verde. “In particolare per quanto riguarda la moda, complice anche il maggiore impegno nei confronti della sostenibilità, le nuove generazioni sono più attente allo spreco e maggiormente disposte a rimettere in circolo gli abiti che non usano più per averne di altri purché in ottime condizioni, a costi bassi, riducendo al minimo l’impatto ambientale”.
Il piano di espansione dell’azienda milanese, che è capitalizzata da molti fra i più importanti fondi di investimento italiani, con leader investor Innogest Capital, si focalizzerà da un lato sull’estensione delle categorie merceologiche, e dall’altro sulla crescita del business in altri Paesi, fa sapere un comunicato. Il lancio sul nuovo mercato consentirà agli utenti francesi di accedere alla collezione già disponibile online, e di conseguenza anche gli utenti italiani potranno scegliere e acquistare capi messi a disposizione dai vicini transalpini, dando vita a un concetto di economia circolare multi-country, prosegue la società.
David Erba, l’altro co-fondatore e CEO di Armadio Verde, definisce nel comunicato la Francia “una regione di grande interesse strategico per lo sviluppo dell’azienda”, che è stata scelta non solo per per la sua posizione di leadership nel mondo della moda, ma anche “per le attitudini della popolazione nei confronti degli acquisti online, basti pensare che il recommerce in questo paese ha ritmi di crescita molto superiori rispetto all’Italia”.
“La Francia, inoltre, si posiziona da sempre tra le nazioni più virtuose in Europa per quanto riguarda le tematiche legate agli sprechi, al risparmio e all’economia circolare”, ricorda ancora David Erba.
Il settore del second hand è in piena crescita: econdo il “Fashion Resale Market and Trend Report 2019” di GlobalData Research, nel 2018 il mercato dell’abbigliamento usato ha raggiunto negli Stati Uniti un valore pari a 24 miliardi di dollari e le previsioni sono di raggiungere i 64 miliardi nei prossimi 10 anni. Per quanto riguarda l’Europa, si stima che le vendite di abbigliamento usato abbiano raggiunto un valore di 1 miliardo di euro solo in Francia. Inoltre, secondo l’Institut Français de la Mode, il 30% dei francesi avrebbe acquistato un capo d’abbigliamento usato nel 2018, percentuale in crescita del 15% rispetto al 2010.
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