Arezzo: tra moda e artigianato diventa la capitale del cappello

Nel ponte del primo maggio, Arezzo è diventata la capitale degli appassionati di cappelli. L'Atrio d'Onore del Palazzo della Provincia ha ospitato, infatti, fino al 3 maggio, la mostra 'I sogni nel cappello', una vetrina del tutto nuova e inconsueta dove erano esposti i lavori di una trentina di creativi provenienti da tutta Italia che lavorano intorno al mondo del cappello.

L'idea è nata attraverso il gruppo Facebook 'Cappelli che passione' e si è concretizzata proprio con l'esposizione dei lavori degli aderenti al gruppo tra cui cappellifici storici, creatori di moda ma anche talenti emergenti o semplici appassionati. Nello spazio espositivo della Provincia, che ha patrocinato l'evento, hanno convissuto creazioni completamente diverse tra loro: dal tradizionale cappello di paglia alla bombetta, dal fascinator con le piume al cappellino in plastica riciclata.

Un contenitore che ha voluto offrire un punto di vista sulla declinazione attuale del cappello nelle forme nuove in cui si è evoluto, lasciando il rigore impegnativo del passato per giungere a linee alternative e interessanti ma sempre ricche di fascino e charme. L'allestimento dell'esposizione è stato realizzato in collaborazione con Fiori d'Arancio e prevedeva, durante l'inaugurazione e in momenti prestabiliti durante il week-end, un percorso sensoriale guidato nel mondo dei profumi a cura di Profumico legato alla storia del cappello.

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La mostra è stata inserita anche tra gli eventi collaterali della Fiera Antiquaria, che l'ha patrocinata. L'evento ha goduto anche del prestigioso patrocinio del Museo della Paglia di Signa, realtà storica di grandissima valenza a livello italiano e nota ai più per la produzione artistico-artigianale conosciuta come cappello di paglia di Firenze.

Il Museo della Paglia era presente con alcuni cappelli storici selezionati appositamente per l'occasione. Presente anche un corner dedicato a spille che ritraevano signore con cappello in abito vintage.