19 giu 2019
Arena avanza nell’athleisure con Dolly Noire
19 giu 2019
Arena scrive un nuovo capitolo della sua storia e per farlo sceglie un palcoscenico d’eccezione come Pitti Uomo, da cui mancava da oltre 20 anni. Il re dello swimwear, nato nel 1973 da una costola del colosso tedesco di articoli sportivi Adidas, ha presentato a Firenze la sua giovane linea Arena Icons, lanciata nel 2018 per agganciare il nuovo trend stilistico dell’athleisure attraverso un’immagine “giovane, moderna e al passo coi tempi”, ha raccontato a FashionNetwork.com il brand manager della categoria athleisure e lifestyle di Arena, Filippo Antoniello.
“Con la collezione PE 2020 abbiamo raffinato e segmentato la linea, composta in prevalenza da articoli unisex. Oggi vi convivono capi classici ispirati agli anni ’70 e al nostro archivio, con bande laterali che riprendono il logo di Arena, e capi dalla forte impronta streetwear, che combinano heritage e nuovi materiali”, ha spiegato il brand manager.
Al design tutto italiano, ‘Made in Tolentino’, nella Marche, dove hanno sede l’azienda, il suo ufficio stile e il reparto R&D per i costumi da competizione, Arena accosta tessuti altamente performanti provenienti da selezionati fornitori nazionali, mentre il confezionamento è affidato a partner asiatici ed europei.
La parte più ‘classica’ della linea Icons sarà venduta nei negozi sportivi a cui storicamente si appoggia Arena, mentre il segmento più urban sarà commercializzato attraverso selezionati store di riferimento per il mondo streetwear. “La distribuzione, in questa prima fase, sarà focalizzata sul mercato italiano, per poi toccare Francia (dal 2020), Germania (dal 2021) e, infine, Stati Uniti”, prosegue Antoniello.
In questo nuovo percorso verso l’athleisure, Arena ha scelto un partner d’eccezione come il giovane brand di abbigliamento e accessori streetwear, Dolly Noire, “nato nel 2013 dall’intuito e dalla passione per il mondo moda di 4 amici laureati e cresciuti insieme nella periferia di Milano”, ci ha raccontato Daniele Crepaldi, brand manager e cofondatore di Dolly Noire.
Una scommessa vinta per l’astro nascente dell’urban fashion italiano, che vanta 3 milioni di euro di fatturato nel 2018, un flagship di 100 mq. a Milano, in Corso Ticinese, un network di 300 punti vendita multimarca in Italia (online in tutta Europa) e un monomarca (aperto 6 mesi fa) nel quartiere più famoso di Tokyo, Shibuya. “Si corona un sogno: se me l’avessero detto sei anni fa non ci avrei creduto”, commenta il carismatico Crepaldi in merito alla co-lab con Arena Icons.
Galeotto fu il video promozionale di lancio della linea femminile Dolly Noire con la campionessa di nuoto paralimpico, Giulia Ghiretti, volto noto in casa Arena, che oggi sponsorizza più di 60 nuotatori nel mondo, oltre ad essere partner tecnico della FINA e di molte federazioni nazionali di questa disciplina sportiva, tra cui quelle americana e italiana.
È proprio la giovane atleta a far scattare la scintilla tra le due realtà che, fino a quel momento, si erano solo 'annusate' da lontano. Mondo urban e capi tecnici arrivano a fondersi persino nei loghi, con l’esagono di Dolly Noire incastonato alla perfezione tra le losanghe di Arena, dando vita ad una capsule uomo e donna per la primavera-estate 2020 distinta in linea sportswear e nuoto.
Controllata da Capvis, ultimo di quattro fondi d’investimento che dal 2001 ad oggi si sono succeduti nel suo azionariato, Arena continuerà ad investire sulla giovane linea Icons per la quale, dopo Dolly Noire, ha “già in mente nuove collaborazioni internazionali che sveleremo tra agosto e settembre prossimi e nel 2020”, anticipa Antoniello.
Il gigante dello swimwear ha realizzato un fatturato di 123 milioni di euro nell'esercizio 2018, in aumento del 6% rispetto al 2017, “e punta a migliorarsi per l’anno in corso”, ha sottolineato il direttore marketing global di Arena, Giovanni Giampaglia.
Arena, che impiega circa 370 collaboratori e dispone di filiali in Germania, Francia e USA, vende le sue collezioni di abbigliamento e accessori per lo sport (nuoto, palestra, corsa, …) in oltre 55 Paesi - ad eccezione del Far East dove il marchio è distribuito dalla giapponese Descente - attraverso 45 partner commerciali e il “canale e-commerce che oggi - tra diretto e indiretto - vale il 10% del fatturato”, conclude Ciampaglia.
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