13 nov 2018
Aquascutum: la licenza di camiceria e maglieria ad Alea Fashion Industries
13 nov 2018
Aquascutum, storico marchio britannico di abbigliamento maschile e femminile e di accessori, noto storicamente per il suo trench-coat e per il brevetto della fodera scozzese (il club-check), ha annunciato la firma di un accordo di licenza, perfezionato con il gruppo italiano Alea Fashion Industries S.p.A. (AFI), per la produzione e la distribuzione in tutto il mondo, ad esclusione di Cina, UK e Giappone, di collezioni di camicie, maglie e polo, a partire dalla stagione Autunno-Inverno 2019/20.

Alea Fashion Industries, nato nel 1952 e con sede a Savignano sul Rubicone (FC), vanta un importante know-how storico nella camiceria; è proprietario dei brand Alea, G.V. Conte, Camiceria Malapietra e licenziatario di marchi come Ungaro, Michael Kors e Carlo Pignatelli, e ha chiuso il 2017 con un fatturato di circa 14,7 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente.
Il CEO di AFI, Claudio Onofri, in un comunicato si è detto “orgoglioso” di questo accordo, che ha definito “in grado di combinare la nostra expertise, radicata in particolare nel mondo della camiceria, con l'eccellente e storica qualità di un brand di prestigio come Aquascutum, un pezzo di storia apprezzato da clienti in tutto il mondo”.
La distribuzione avverrà in department store e boutique di Italia, Stati Uniti, Canada, Russia, Francia, Germania. L'accordo ha durata pluriennale ed è stato siglato l'8 novembre scorso presso lo showroom milanese di AFI.
La prima collezione che scaturirà dalla partnership sarà presentata nel mese di gennaio 2019. AFI prevede che, una volta a regime la distribuzione, il fatturato della licenza Aquascutum possa raggiungere un turnover di circa 4 milioni di euro l'anno.

Fondato nel 1851 a Londra da John Emary, il marchio simbolo del trench ha vestito, nei suoi 160 anni di storia, le celebrità più disparate, da Humphrey Bogart alla Regina Madre. Aquascutum era stato comprato nel 2017 dal gruppo Shandong Ruyi per 117 milioni di dollari (111,4 milioni di euro) dal gruppo di Hong Kong YMG Trading, che a sua volta l’aveva acquistato nel 2012 dall’ex boss del British Fashion Council, Harold Tillman, che lo aveva comprato nel settembre del 2009 tramite il suo gruppo Broadwick senza riuscire a rilanciarlo.
Negli ultimi due anni, il gruppo Shandong Ruyi ha fatto shopping in mezzo mondo, acquisendo nel proprio portafoglio il gruppo francese SMCP (marchi Sandro, Maje e Claudie Pierlot), l’unità Apparel&Advanced Textiles dell'azienda statunitense Invista, a capo del marchio Lycra, i britannici Aquascutum e Gieves & Hawkes, e poi il gruppo israeliano Bagir, produttore e distributore di abiti formali da uomo e il marchio svizzero di accessori di lusso Bally, e infine una quota della società di Tokyo Renown.
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