AFP
Gianluca Bolelli
21 ott 2021
Aperta un'inchiesta per “circonvenzione d’incapace” sulla successione dello stilista Azzedine Alaïa
AFP
Gianluca Bolelli
21 ott 2021
A settembre è stata aperta un'inchiesta per “circonvenzione d’incapace” dopo una denuncia contro ignoti presentata ad agosto da Christophe von Weyhe, ex compagno di Azzedine Alaïa, che ritiene di essere stato espropriato di quanto gli spetta dalla fondazione responsabile dell'eredità dello stilista tunisino scomparso nel 2017, ha comunicato mercoledì l'ufficio della procura di Parigi, sollecitato dall'agenzia AFP.

Secondo il suo avvocato, Caroline Toby, Christophe von Weyhe, 84 anni, ritiene che la sua salute peggiorata sia stata usata contro di lui perché una governance non conforme ai desideri del couturier venisse posta a capo della Fondazione Azzedine Alaïa, diretta dalla famosa gallerista italiana Carla Sozzani.
Al momento della morte dello stilista, avvenuta nel novembre 2017, “Carla Sozzani occuperà sempre più spazio a spese di Christophe von Weyhe, allora molto debole, facendogli firmare dei documenti che lo privavano di ogni diritto sulla fondazione, di poter cedere quote della società o di organizzare donazioni alla fondazione”, ha detto Toby. La nipote e rappresentante di Christophe von Weyhe, Susanne von Weyhe, ha co-firmato la denuncia.
“Un'inchiesta per circonvenzione d’incapace è stata aperta il 1° settembre 2021. Le indagini sono state affidate alla squadra per la repressione della delinquenza astuta (BRDA)” della polizia francese, ha semplicemente indicato all’agenzia di stampa francese il tribunale. Contattato, l'entourage di Carla Sozzani ha dichiarato all'AFP di non essere assolutamente a conoscenza della procedura in corso e quindi di non essere in grado di commentarla.
Conosciuto per gli abiti senza tempo che scolpiscono il corpo femminile, Azzedine Alaïa era una figura ammirata nel mondo della moda. Il designer franco-tunisino si è fatto un nome negli anni '80 inventando il body, i fuseaux neri attillati, la gonna con zip sul retro, che hanno contribuito a definire la silhouette dell'epoca. Disegnava i suoi vestiti in tre dimensioni, servendosi poco del disegno e preferendo creare gli abiti direttamente sul corpo delle donne.
Nel 1989 crea la toga-bandiera indossata dalla cantante Jessye Norman nella sfilata per il bicentenario della Rivoluzione Francese. All'inizio degli anni '90 si è fatto notare firmando una collaborazione con Tati, giocando sul motivo a quadretti rosa vichy del brand low cost. Allergico all’autopromozione, questo ometto discreto, immancabilmente vestito con un completo cinese adatto a tutte le occasioni, si concedeva il lusso di fare a meno della pubblicità e presentava le proprie sfilate secondo un suo calendario, lontano dalla frenesia delle Fashion Week.
Nel 2007 Azzedine Alaïa aveva deciso di costituire un sodalizio a suo nome con il pittore tedesco Christophe von Weyhe, suo storico compagno, nonché con la rinomata gallerista italiana Carla Sozzani, sua carissima amica, al fine di preservare il suo lavoro e il suo patrimonio. Questa associazione si trasformerà nella Fondazione Azzedine Alaïa, un’entità poi riconosciuta di pubblica utilità alla fine di febbraio 2020. La signora Sozzani la presiede, mentre Christophe von Weyhe è il suo vicepresidente, secondo il sito web della fondazione.
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