Berlino, 1 set. - Il tribunale di Essen, nell'ovest della Germania, ha aperto oggi ufficialmente la procedura di insolvenza per il gigante della grande distribuzione e dei viaggi Arcandor.

www.Arcandor.com

attualmente coinvolte dall'insolvenza ci sono 21 società del gruppo, tra cui la holding Arcandor AG, la società di grandi magazzini Karstadt e l'azienda di vendita per corrispondenza Quelle. La procedura non tocca invece la società di viaggi controllata Thomas Cook, che dovrebbe essere venduta. In totale circa 3.700 dipendenti rischiano di perdere il posto di lavoro.

Il numero uno di Arcandor Karl-Gerhard Eick lascia l'azienda, dopo appena sei mesi alla guida, con una liquidazione di 15 milioni di euro. Al momento di assumere il controllo di Arcandor la banca Sal. Oppenheim, azionista di maggioranza del gruppo, assicurò infatti a Eick che anche in caso di insolvenza gli avrebbe pagato la somma complessiva prevista dal suo contratto di cinque anni.

L'elevata liquidazione ha provocato polemiche in Germania. La stessa cancelliera Angela Merkel ha espresso critiche: "non ho assolutamente nessuna compresione per questo", ha detto Merkel in un'intervista al canale pubblico bavarese Bayerischer Rundfunk.

Eick, dal canto suo, ha respinto le accuse: "non sono avido, ma non sono neanche stupido", ha affermato. "Nessuna persona ragionevole" assumerebbe un compito talmente pieno di rischi come quello di risanare Arcandor senza un'adeguata garanzia, ha chiarito. Il manager ha fatto sapere che intende donare ai dipendenti fino a un terzo della sua liquidazione.

Fonte: Arcandor