22 set 2021
Antonio Marras: un messaggio di speranza per la sua Sardegna devastata dagli incendi
22 set 2021
Per presentare la sua collezione PE 2022, Antonio Marras ha scelto di raccontare la devastazione lasciata dagli incendi che hanno colpito la sua terra, la Sardegna, attraverso un video girato a Santu Lussurgiu, nel cuore del parco del Muntiferru, andato drammaticamente in fumo lo scorso luglio.

Immagini che vogliono essere anche un messaggio di speranza per quel territorio così duramente colpito, come le parole, quasi una poesia, dedicato al progetto e alla collezione per la prossima estate: “Rinascerà tutto più rigoglioso di prima, ritornerà il verde e rifioriranno le rose. Guarirà quella ferita in fondo al cuore, deve guarire per forza”.
“Erano 750 ettari di parco, di cui 650 sono andati in fumo; una tragedia talmente immane che ho voluto stigmatizzarla mostrando valli, scarpate e precipizi completamente anneriti, una terra scarnificata, dove ormai è tutto cenere, tutto nero”, ha raccontato Antonio Marras a FashionNetwork.com. “Il nostro video vuole dare una speranza: che da questa cenere nera che ha coperto tutto possano spuntare i primi germogli e che la natura si riappropri degli spazi che le sono stati sottratti. Abbiamo realizzato un vero e proprio piccolo film, con una trama e una sceneggiatura. È stato un lavoro lunghissimo e difficoltoso: a Montiferru ci si arriva solo in 4x4. Siamo riusciti a girare tutto cogliendo ogni attimo della giornata, perché volevo una luce che andasse dall’alba al tramonto; abbiamo iniziato alle 4 del mattino e terminato alle 20.30, con l’ultimo raggio di sole”.
Durante il sopralluogo, il paesaggio desolante che si mostrava ai suoi occhi ha ricordato allo stilista la frase di una canzone di Nada, che recita “avevo una ferita in fondo al cuore”; il brano è stato riscritto appositamente per la sfilata di presentazione della collezione PE 2022 di Antonio Marras.

La collezione, indossata da modelli e modelle sardi, “è un’esplosione di fiori, in particolare rose rosse, di un rosso acceso e sanguigno”, ci spiega lo stilista. “È una collezione di prêt-à-porter con una parte che si ispira alla couture e alla moda sperimentale, in tiratura limitata. C’è una proposta di una trentina di camicie che sono veri e propri pezzi unici, impreziosite da ricami sardi antichi e poi tinte nel the per dare loro un aspetto legato al passato. Per l’uomo, i tessuti sono ripresi anche nelle calzature. C’è omogeneità nella collezione, un fil rouge che lega tutto”.
Le donne di Marras indossano camice con pizzi, ritagli, sangallo, ricami, ma anche tailleur fiorati e ricamati, giubbotti over intarsiati, lingerie a vista, ampi gonnelloni e texani. Gli uomini sono dei puzzle di intarsi, quadri, tartan, righe e fiori. I toni dell'ecru e i neri lasciano spazio ai fiori, simbolo di rinascita.
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