Antonio Marras si regala un giro a Londra e rilancia l’uomo
Antonio Marras ha affascinato il pubblico milanese lo scorso venerdì con una collezione ricca e variegata, piena di dettagli, ornamenti e magnifici tessuti. L’occasione per lo stilista sardo di rilanciare la sua linea maschile, affiancato da suo figlio Efisio, con un spirito ringiovanito e rilassato, dove il denim, rielaborato alla maniera di Marras, fa il suo grande ingresso.
Dopo essersi ispirato al Giappone la scorsa stagione, lo stilista ha voluto confrontarsi con un'altra isola, altrettanto lontana dal suo universo: l’Inghilterra, vista attraverso il prisma degli anni ’80, tra post punk e nuovo romanticismo. “Mi sono ispirato ai miei ricordi di un viaggio di gioventù a Londra e ho combinato la sensazione di gioia e vitalità di quell’epoca con la cultura arcaica e primitiva della mia terra natale, la Sardegna”, ci ha spiegato nel backstage.
Con il suo talento di narratore, Antonio Marras ha immaginato il viaggio a Londra di una delle sue sarte dalle mani fatate, che si innamora di un produttore di macchine da cucire molto british. Di ritorno in Sardegna, poco pratica di queste macchine strane, la sarta si lascia sopraffare da cuciture impazzite a zigzag, che vagano e decorano abiti senza limiti.
Il risultato: una densa collezione autunno-inverno 2020/21, che combina in modo naturale tutti i tipi di influenze in patchwork ben riusciti, attingendo soprattutto dagli archivi di tessuti e stock militari della maison. Abiti a spalle scoperte, in satin duchesse di seta a fiori, indossati con camicie di lana a quadri. Le tasche di un parka di tela color kaki sono intarsiate su una giacca di tweed. Un cappotto damascato scivola su un paio di jeans.
Le pellicce ecologiche in capra o montone bouclé si impossessano degli ampi colli o delle maniche, delimitano le giacche o si sovrappongono a gonne dritte, conferendo loro densità. La maglia, come d’abitudine, ha un ruolo di primo piano, dai pullover jacquard ai cardigan decorati.
La figura maschile è più day by day e facile, con pantaloni baggy e giacche di jeans. Ma la felpa è in tweed e tutti i capi sono rielaborati e ricamati, fino alla camicia in flanella scozzese, decorata con cristalli Swarovski.
Il tocco del designer si ritrova anche nelle armoniose combinazioni di pizzo, nei disegni poetici che ornano alcune t-shirt e camicie, nei preziosi colletti rimovibili, che ricoprono le spalle esaltando il capo, o negli slogan sardi dipinti a mano su felpe e giacche.
“Con l’uomo e il denim, lanciamo anche una linea di calzature con un nuovo licenziatario, Gianni Gallucci”, ci ha spiegato Efisio Marras, che guida la linea giovane I’M Isola Marras, distribuita ormai in circa 240 negozi multimarca nel mondo.
La linea principale Antonio Marras è distribuita soprattutto in Italia e in Russia, attraverso boutique monomarca in franchising con il gruppo Bosco dei Ciliegi, e ha appena siglato un accordo con Neiman Marcus per gli Stati Uniti.
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