25 giu 2020
Antares prepara il lancio di un nuovo fondo per PMI di moda, lusso e lifestyle
25 giu 2020
La società di private equity e private debt Antares Advisory, fondata da Stefano Romiti e Guido Vesin nel 2009 e focalizzata sul segmento delle PMI italiane, annuncia il lancio di un nuovo fondo chiuso e riservato finalizzato al supporto delle aziende dei segmenti lusso, lifestyle e moda che si trovano in tensione finanziaria e difficoltà economiche perché hanno in portafoglio debiti finanziari classificati come crediti deteriorati (o UTP).

L’iniziativa ha un team dedicato composto dal cofondatore di Antares Advisory Guido Vesin, da Giovanni Mannucci (ex AD di Isaia, Boglioli e Gruppo Forall, che sarà il Responsabile del Team Operativo del fondo), Gaetano Sallorenzo (AD di Miroglio Fashion, ed ex CEO di Calvin Klein Europa e Asia e di Replay) e altri manager, che saranno annunciati prossimamente. A collaborare c’è anche lo studio legale e tributario indipendente CBA, che vanta un team composto da oltre 120 professionisti e cinque sedi in Italia e Germania.
L’approccio del fondo è specializzato e non generalista, con un focus industriale prima che finanziario, ricorda il fondo in un comunicato, e soprattutto dotato di una focalizzazione verticale, un modello operativo che Antares è quindi il primo ad introdurre, differenziandosi così dagli attuali fondi chiusi alternativi focalizzati sugli UTP. Un modello che potrebbe essere in futuro replicato su tanti altri settori industriali.
“L’obiettivo è raggiungere una dotazione di circa 300 milioni di euro, di cui 50 milioni di nuova finanza apportata da investitori privati e 250 milioni di crediti UTP conferiti dalle banche”, spiega nel comunicato Guido Vesin. La durata prevista del fondo è di sei anni.
“Nelle ultime settimane abbiamo visionato dei dossier per individuare alcune aziende. E ne abbiamo viste davvero tantissime, nei segmenti che identificano la moda e gli accessori italiani. Il passaggio successivo è andare dalle banche a negoziare quale tipo di intervento e quale livello di finanza nuova sarà necessario”, spiega a FashionNetwork.com Gaetano Sallorenzo. “Siamo in fase già abbastanza avanzata, anche perché il progetto risale a molto tempo prima dello scoppio della pandemia di Covid-19, che purtroppo ha contribuito – e contribuirà ancora – a deteriorare la situazione di carenza di liquidità di molte aziende”.
“Queste ultime solitamente sono imprese con un profilo retail molto alto, o che recentemente avevano realizzato degli investimenti, alle quali il blocco dell’attività ha ulteriormente aggravato la situazione”, spiega ancora Sallorenzo.
Oltre ad operare per ridare valore a brand e processi produttivi, il fondo di Antares si caratterizza per mettere a disposizione sia capitali privati che manager esperti, nonché per la creazione di cluster, la patrimonializzazione delle imprese, la digitalizzazione e l’inserimento di nuove tecnologie. In sintesi, si prefigge l’obiettivo di far crescere delle eccellenze italiane insieme alle loro esportazioni. Nel gestire le crisi societarie, ricorda il comunicato, il fondo intende dare benefici a tutti gli stakeholder, e quindi sia alle banche che all’erario. Inoltre, punterà a salvaguardare l’occupazione, tutelando le competenze distintive dei territori e il prestigio dell’artigianalità italiana.
“Le aziende che ricerchiamo devono esprimere un profilo ‘virtuale’ abbastanza soddisfacente, ma con una situazione finanziaria di crediti ‘incagliati’ che difficilmente riescono a ripagare”, continua Gaetano Sallorenzo. “Credo che in questo nostro progetto, la differenza la faccia il team, perché noi abbiamo gestito aziende sul campo tutta la vita. Abbiamo già attivato un gruppo di manager che non sostituiranno il management dell’azienda, ma lo affiancheranno nella definizione del piano strategico e dell’implementazione ed accelerazione dello stesso. Quindi una visione non prettamente finanziaria, bensì gestionale. Questo ci facilita sia nel rapporto con la banca che con l’imprenditore, che può sentirsi confortato dalla nostra esperienza”.
“Altro punto di forza”, conclude Gaetano Sallorenzo, “è di poter attivare tutte le nostre conoscenze per facilitare o velocizzare i progetti aziendali. Nel mio caso, ad esempio, la mia esperienza sui mercati internazionali o la conoscenza del mondo del licensing sono competenze utilissime”.
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