André diventa belga, rete e forza lavoro dimezzate
Nuovo passaggio di proprietà per lo storico marchio francese di calzature André, che vede ancora rimpicciolire il proprio perimetro d’attività. Il 2 maggio 2023, il tribunale commerciale di Nanterre ha approvato un piano di cessione della società 1monde9, creata nel 2020 da François Feijoo per rilanciare il brand. Questa azienda era stata posta in amministrazione controllata lo scorso febbraio, dopo aver dovuto affrontare crescenti difficoltà finanziarie. Secondo le nostre informazioni, è la società belga Optakare, con sede a Zwevegem, ad aver acquisito André.

Optakare, società dell'imprenditore Karim Redjal, sta rilevando 21 dei 50 negozi a marchio André, oltre a 119 dei 250 posti di lavoro dell'azienda, riferisce la sentenza che FashionNetwork.com si è procurato. Ciò significa che 131 dipendenti sono stati considerati in esubero e dunque licenziati per motivi economici. Inoltre, viene mantenuto solo uno dei dieci affiliati in franchising del marchio.
L'acquirente di André possiede anche le società Boxter e Promeco: quest'ultima gestisce marchi in licenza nei settori della cucina, del tableware, della decorazione e del tessile-abbigliamento, e ha generato 25 milioni di euro di fatturato nel 2021 (secondo i documenti del tribunale). Optakare deteneva già il 4,92% del capitale di 1monde9.
Come dettagliato negli atti giudiziari, Karim Redjal intende perpetuare il marchio diversificando i canali di distribuzione di André, rafforzandone il top management, concentrando l'offerta su dieci fornitori e rinnovando il network dei negozi. La sede sarà mantenuta a Parigi.
701.000 euro spesi per acquisire André
L'importo dell’acquisizione è stato fissato in 701.000 euro, di cui 451.000 euro relativi alle giacenze di scarpe. Per innescare il rilancio del marchio, per questo mese di maggio è previsto un finanziamento con fondi propri di 2,5 milioni di euro. In totale, la nuova proprietà promette una capacità di investimento di 7 milioni di euro per gli anni a venire.

In tribunale, solo un altro fascicolo si opponeva a quello di Optakare. Si trattava di un'offerta parziale presentata dal marchio di sneaker Courir, che voleva solo rilevare due negozi della rete a Tolosa e Tours (con i loro 8 dipendenti), per trasferirli sotto il proprio marchio. Ma queste due unità figurano nella lista dei beni conservati da Optakare.
Attualmente, il sito di e-commerce di André è “in manutenzione per realizzare un restyling tecnico”, e lo è dal 21 aprile, come indicato da una nota sulla home page.
Per quanto riguarda la rete dei negozi, almeno tre punti vendita hanno già calato definitivamente il sipario il 2 e 3 maggio, secondo la stampa locale, nelle città di Avignone, Limoges e Nancy. Si tratta di negozi non rilevati dal nuovo proprietario.
André prevedeva di raggiungere 31 milioni di euro di vendite annuali nell’esercizio 2022, con una perdita di 7,2 milioni di euro. Una situazione finanziaria deteriorata che non ha consentito l'attuazione di un piano di risanamento in via continuativa.
Nato nel 1896 nell'Est della Francia, il marchio André ha dato il nome all'omonimo gruppo, diventato Vivarte nel 2001, e al suo apice, negli anni '80, ha raggiunto un contingente di 500 negozi.
La catena è stata acquisita nel 2020 da François Feijoo (ex capo di André ai tempi di Vivarte), con l'obiettivo di rilanciarla dopo una prima amministrazione controllata pronunciata tre anni fa, nel periodo - dal 2018 - in cui il marchio di calzature apparteneva al retailer online Spartoo. Durante i tre cambi di mano effettuati negli ultimi cinque anni, la rete di boutique André si è ogni volta ridotta della metà.
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